Cronaca di una domenica mattina di tennis a Pedavena
Ci troviamo in un bellissimo giardino, quello della birreria Pedavena, Un parco con animali ed anche campi da tennis. Dove un tempo ci giocò pure Nicola Pietrangeli quando si organizzavano tornei di spessore internazionale.
Giusto solo qualche anno fa, ora il tempo è inesorabilmente passato e si gioca la serie C. L’unica squadra della provincia di Belluno al femminile al via di questo campionato è quella del club Pedavena-Norcen che gioca proprio qui. Per volere della federazione alle 9 del mattino.
Non di una domenica qualsiasi, ma di quella subito successiva al cambio dell’ora. Per cui rettifico si inizia a giocare alle 9 del mattino, dopo aver dormito anche un’ora in meno.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi il perché di certe scelte. Al club ci sono ovviamente solo le giocatrici pronte, si fa molto per dire, a giocare, più il giudice arbitro e nessuno spettatore.
Non devono essere state particolarmente contenete le ragazze feltrine quando mi hanno visto arrivare. Ma l’avevo promesso al loro presidente , Alessandro, che sarei stato presente per immortalare questo inizio di serie C.
Dobbiamo fare qualche foto in più del solito per riuscire a trovare qualche scatto accettabile. Ma insomma sono state brave. Irene, Debora Laura e Matilde senza trucco così come si sono svegliate solo qualche istante precedente.
Il dramma non è però fare una foto, bensì scendere in campo.
Le avversarie arrivano da Padova, sulla carta possono schierare tutte giocatrici di seconda categoria. Manca però la più forte una 2.4, ma ci sono comunque due ragazze di classifica 2.8. Un match che sembra quindi già segnato in partenza. Il Pedavena Norcen può schierare solo giocatrici massimo di terza categoria.
Ma il primo ostacolo sta nella scelta della superficie di gioco. Ci sono due campi coperti, ma non si possono usare in contemporanea tutti e 2, dal momento che uno è in terra ed uno in erba sintetica. Non si trova un accordo le padovane accettano anche il campo in erba, ma alla condizione di farci giocare solo chi vogliono loro, della serie ci piace vincere facile. La scelta diventa quindi obbligata: si userà solo un campo, quello in terra.
Il che vuol dire iniziare, ma non sapere quando finire. Tre singolari ed un doppio possono durare un’ eternità.
Ingrid Bortoluz è la feltrina prescelta per entrare per prima.
Indossa una maglia che evoca fasti passati importanti del Tennis, con una scritta BJORN BORG a lettere cubitali. La prestazione farà poi pensare soprattutto al secondo esordio del campione svedese, quello di Montecarlo di cui peraltro l’amico Stefano Lopez ci ha deliziato con un suo racconto testimonianza proprio in questo blog (https://rdotennis.sport.blog/2017/11/03/il-ritorno-di-borg-e-mcenroe-tanto-lendl-ha-sempre-ragione/)
Traduco: Ingrid ha fatto fatica a svegliarsi.. non è proprio riuscita a sciogliere il braccio. Farina doppio zero a vantaggio della padovana, Valentina Tedeschi, ma fa niente. Siamo davvero in pochi ad aver visto come è andata . E sicuro Ingrid saprà rifarsi nelle prossime giornate. Certo però non potrà raccontarla a casa al suo dolce marito, dal momento che Steve è stato sorteggiato ed ha vinto il ruolo di arbitro dell’incontro.
Steve è salito sul seggiolone come un vero arbitro, ma poi la stanchezza del sabato sera si è fatta sentire pressoché subito. “Meglio che vada a farmi una birretta”.
Il bello del tennis in provincia è anche questo.
Il coach della squadra, Laura Croda, è precisa nei suggerimenti nei cambi campo. Ma anche Laura ci conferma: “Non è giornata oggi per Ingrid, L’anno scorso ha vinto dei match incredibili ma oggi è in modalità off.” Lo dice con il sorriso Laura. Non ci sono certo drammi. “Ma vedrai che Debora farà un partitone.”
Detto fatto la numero uno per classifica del Pedavena-Norcen, Debora Pasa (3.2), non ci sta certo a perdere con la 2.8 Camilla Bortolon e parte subito aggressiva nel suo match che inizia subito dopo il termine di quello di Ingrid.
Debora gioca tutto braccio aggressiva e sorprende la padovana con un bel 6-3, Nel secondo tiene fino al 4-5 quando cede il servizio decisivo. Intanto arriva un buon pubblico che si ferma a guardare un match diventato molto gradevole.
Anche il tecnico Valerio Fusinato si ferma e dà qualche consiglio alla sua allieva. “C’è ancora inesperienza a giocare match così. Ma vedrai che questi incontri di serie C serviranno molto a Debora. Oggi farà fatica a portare a casa la partita. Le mancano ancora delle cose importanti per battere una seconda categoria.” Vero c’è un po’ di braccino in battuta, le volèe risultano ancora troppo approssimative, ma il temperamento, quello cè tutto. “SI hai ragione – conferma Valerio – è bello allenare una ragazza così.”
Nel terzo set la feltrina ci prova, va 2-1 con palla del 3-1, ma l’avversaria risulterà alla fine più solida e più abituata a fare le cose che servono per vincere.
Brava Debora, bel match davvero.
E’ così che si arriva ben oltre mezzogiorno..
Qualcuno ha pensato bene di arrivare a Pedavea giusto a quest’ora. Come ad esempio Francesca Sitta, altra giocatrice della serie C feltrina, che oggi però farà solo da spettatrice. Una sorta di regalo di compleanno anticipato (li compie giovedì 29 gennaio, auguri, ndr) ma dalla prossima giornata niente scuse cara Francesca, di domenica non si dorme e si scende in campo.
Però non gliela facciamo passare comunque liscia.. E rifacciamo la foto di gruppo.
Vedi mai che a quest’ora siano tutte più sveglie. Una foto dentro il campo ed una anche all’esterno.
Ma in fretta perché la giovane Matilde De Carli è pronta per entrare in campo. Classe 2005, all’esordio in serie C. Ha corso già per mezz’ora mentre giocava Debora, facendo mille allungamenti. Uno scricciolino con una grinta da vendere. Le facciamo due foto prima che inizi il match così da lasciarla più concentrata.
Oggi per lei ci sono troppe nuove variabili tutte insieme.. anche il suo allenatore Fabio Barone è arrivato per l’occasione. Ora non manca più nessuno.
“Matilde è stata bravissima” – ci tiene a dirlo più volte Laura Croda a fine match – sì, ha perso con un doppio 6-1 con Vittoria Pastorello, ma il risultato è davvero bugiardo”. Lo confermiamo.
In serie C deve giocare anche un’ atleta under, cresciuto nel club, obbligatoriamente un singolare ed un doppio. Una regola un po’ pesante a volte da rispettare e che da sola certo non basta per fare aumentare il numero dei giovani praticanti nei club di tutta Italia.
Ma fa niente, brava Matilde e un bravo a tutto il Pedavena Norcen. Anche se la prima partita si è chiusa con una sconfitta per 4-0. Questo gruppo si merita un bell’applauso. Ed un incoraggiamento per il proseguo di questo campionato.
Ormai è domenica pomeriggio e direi anche ormai tempo di fare compagnia a Steve con una bella birretta ed un toast con un po’ di bovis, un classico alla Birreria Pedavena..
Buon tennis a tutti