Super Danimarca! Quarto titolo mondiale e storia della pallamano
La Danimarca è invincibile. Alla Unity Arena di Oslo archivia il quarto titolo mondiale consecutivo e scrive la storia di questo spettacolare sport.
Sono addirittura 36 le partite in cui le furie rossobianche non perdono.
Una striscia positiva che prosegue incontrastata dal 2017. La nazionale guidata da Nikolaj Jacobsen deve ancora trovare un avversario degno della sua altezza.
L’unica formazione a dar veramente fastidio ai danesi, l’unica che può guadagnarsi il titolo di rivale sportivo è, guarda caso, proprio la Croazia.
Da Malmö a Oslo
Due anni fa, quando eravamo a bordo campo a Malmö per lo stesso match, Danimarca-Croazia, valevole per il main round dei mondiali 2023, la formazione slava era stata in grado di pareggiare 32-32 con le furie rosse. Unico pareggio nella storia recente della Danimarca.
I croati allora non si qualificarono per la fase successiva ma, dopo la cavalcata vincente di quest’anno, spinti dal sempre numeroso e caloroso proprio pubblico, i giganti di Duvnjak sono arrivati a Oslo con l’obiettivo di distruggere il sogno danese e tornare ad indossare il metallo più pregiato, dopo quel lontano 2003.
Niente da fare.
Kuzmanovic non può arrivare alle angolazioni di tiro che Gidsel trova costantemente in porta.
È ancora una volta lui il miglior marcatore dei mondiali, a segno con ben 70 reti.
Pytlick dal lato suo è una corda di violino: oltre ad aizzare i croati polemizzando per ben due volte con loro a “brutto muso”, salta metri su metri e sembra che voglia strappar via proprio la rete della porta.
Lauge si inventa passaggi clamorosi, no-look dietro la schiena.
Per poi esultare fortissimo incitando i tanti danesi in tribuna che stavolta, numericamente, se la sono giocata alla pari con i croati.
Il possente Šipić si libra come una ballerina al limite dell’area, nessun danese riesce a contenerlo ma, dal -4 di metà gara, c’è stato veramente poco da fare.
A venti minuti dalla fine, i danesi erano avanti di ben dieci reti, 34-24. Dal pubblico si alza un palloncino a forma di 4.
I croati hanno tentato il recupero, mano a mano, arrivando a dimezzare il divario, ma ormai la gara era segnata.
Nielsen d’altronde fin dalle prime tre parate su quattro tiri aveva fatto capire quale sarebbe stata la direzione della gara con il 43% di efficienza in porta.
Così si arriva all’ultima azione disponibile, con Jacobsen che dalla panchina urla “FOUR!” a Gidsel e i croati arresi in campo.
Quindici secondi, possesso croato. Green in porta per la Danimarca, anche lui dall’alto delle presenze in nazionale, alza le mani in aria e guarda sorridendo Duvnjak.
L’ultimo gol croato, quello del 26-32, è stato l’ultimo del Capitano a scacchi, che ha concluso la propria carriera con il secondo argento mondiale.
Gol, sirena. Un momento di sportività pura, subito cancellato però dalle esultanze. Un capitolo si chiude, un altro viene scritto.
Il dominio danese nella pallamano mondiale.
Nove su nove.
Stavolta nemmeno la Croazia ha potuto far qualcosa per fermare la foga danese.
+25 sull’Algeria, +11 sulla Tunisia, +19 sugli azzurri, +10 sui tedeschi, +11 sulla Svizzera e +6 sulla Repubblica Ceca a Herning. +12 sul Brasile, +13 sui quarti classificati del Portogallo e sul giocatore più giovane dei mondiali Francisco Chico Costa e +6 sulla Croazia.
Se l’era di Mikkel Hansen e Niklas Landin è terminata a Parigi, fate spazio a Mathias Gidsel ed Emil Nielsen, presente e futuro dei vertici della pallamano mondiale.