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Le statistiche di Marco Placido: l’arma in più della Pallavolo Capo d’Orso

Tra gli artefici della bella stagione della Pallavolo Capo d’Orso c’è Marco Placido. La spalla destra in panchina di Antonio Guidarini, fondamentale nel suo ruolo di scoutman. Una professionalità, la sua, costruita con tanta passione nel corso degli anni al punto di diventare una pedina fondamentale della società palaese, con cui collabora ormai da parecchi anni. 

Prove tecniche prima dell’inizio del match (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Archiviata l’esperienza da coach nel settore maschile con la Pallavolo Olbia, conclusa con una miracolosa salvezza nel campionato di serie B nella stagione 2018-19, per Marco ha avuto inizio la sua avventura a Palau. “Mi sono trovato a lavorare con Antonio Guidarini, che avevo sfidato da giocatore sui campi del volley della Gallura. Insieme abbiamo creato un team davvero fantastico.

Melanie Menardo insieme ai due allenatori del Capo d’Orso prima dell’inizio di un match (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Marco dapprima ha ricoperto solo (si fa per dire) il ruolo di scoutman esterno, ma pian piano è diventato una pedina fondamentale per la crescita della società sarda. Fido secondo di Antonio, in panchina durante le partite di serie B1 e poi scoutman di primissimo livello sia in partita che durante gli allenamenti.

Tra i vari compiti di Marco Placido anche quello di posizionare per bene le telecamere durante gli allenamenti e le partite ufficiali (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

“Tutto è cominciato un po’ per caso. Mi ero reso conto che come giocatore non avrei potuto fare tanta strada; c’è da dire che mi sono divertito in serie C, ho provato qualche colpo anche in B2 ad Arzachena, ma era ampiamente tempo di cambiare registro. È iniziato così un confronto pressoché continuo con chi in altre realtà aveva prima di me incominciato ad occuparsi di statistiche.”

Guidarini e Placido insieme guardano una difesa in allenamento di Giulia Leone (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Basta entrare in palestra durante la settimana per rendersi conto di quanto puntuale sia il lavoro nel preparare un incontro. Al PalaAndreotti potrai infatti trovare un maxischermo in cui viene registrato e trasmesso tutto l’allenamento delle orsette. “Con un ritardo appositamente di qualche secondo, in modo tale che le ragazze possano vedere, dopo aver ad esempio compiuto una schiacciata, se hanno fatto la rincorsa giusta oppure no.” Tutto ciò poi si traduce (o meglio, Marco lo traduce) in dati statistici.

Mantre in allenamento sta schiacciando Giada Amatori, scorrono le immagini in un televisore dove poter rivedere ogni movimento delle atlete (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Un lavoro molto puntuale che solo pochi club di alto livello adottano.

Viviseziono i filmati delle squadre avversarie e di conseguenza poi prepariamo gli allenamenti. Anche durante la partita abbiamo un video che ci fa vedere in diretta le azioni del match. Io dalla panchina traduco in percentuali ogni tocco di palla, ovviamente sia nostro che delle avversarie.”

Marco Placido (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Ecco spiegato cosa si nasconde dietro alcuni dialoghi durante un time out tra Marco e le varie atlete“Le ragazze hanno capito l’importanza di questi strumenti e vengono a chiedermi a volte direttamente loro consigli, ad esempio su come schiacciare. Quest’anno si è creato un bellissimo rapporto con tutto il gruppo. E se penso al quinto posto finale mi resta un po’ di amaro in bocca, lo ammetto. Abbiamo giocato un girone di ritorno strepitoso.”

Asya Zingoni ascolta Marco in panchina in attesa di rintronare in campo (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

“Peccato per qualche infortunio nella prima parte dell’anno che ci ha condizionato. Più che in gara, nella preparazione degli allenamenti. Quando manca un giocatore importante si sente moltissimo durante la settimana. Allenarsi con i piu forti aiuta sempre a crescere.”

Antonio Guidarini, Marco Placido e Antonella Frediani insieme alla centrale Sara Angelini, infortunatasi nella prima parte della stagione in trasferta a Brembo. L’infortunio più grave subìto dal Palau in questa stagione (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

In effetti Palau ha fatto vedere forse il miglior volley del girone, battendo tra l’altro per ben due volte Legnano, che poi ha raggiunto la promozione nei playoff, salvo vendere successivamente i diritti.

“Noi non l’avremo mai fatto. Certo, disputare una stagione di A2 è ancora più dispendioso che una serie B1, ma noi in Sardegna siamo già abituati a dover fare molti sacrifici. Gli aerei da prendere sono all’ordine del giorno. Organizzare le trasferte sono il nostro pane quotidiano. Al momento la serie A resta ancora un sogno, ma mai dire mai. Mi trovo molto bene a Palau. La società fa salti mortali ogni anno per allestire una squadra competitiva. Non è facile in Sardegna. Non tutte le giocatrici hanno voglia di spostarsi fin qui. Questo è un gruppo dirigenziale stile familiare che ci mette semrpe anima e cuore in tutto, nonostante tutto. In molti che sono arrivati a Palau non sono più andati via. Ed i risultati si vedono. Il vero motore è la passione che tutti noi abbiamo. Tutti noi dedichiamo tante e tante ore a questo sport.”

Doppio ruolo per Marco Placido, scoutman ma anche allenatore insieme a Guidarini (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Marco abita ad Olbia e presto diventerà papà. “Senza l’aiuto della mia compagna, Patrizia e di suo figlio Riccardo che approfitto per ringraziare, non potrei certo dedicare tutto questo tempo alla pallavolo.

Non può mancare una dedica speciale all’amico che non c’è più: Andrea Schettino. “È stato lui ai tempi di Arzachena a darmi la spinta per conoscere il mondo delle statistiche e sempre lui mi ha promosso sul campo nell’anno della salvezza della Pallavolo Olbia. A dicembre diventai il primo allenatore e lui mancò a gennaio.”  Il viso di Marco si rattrista per un attimo, ma poi torniamo a parlare dell’ultima stagione della Pallavolo Capo d’Orso.

Qualche indicazione per Gaia Riva (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Quali sono le immagini che ti resteranno impresse di questa stagione?

“A parte un po’ di amaro in bocca, come dicevo, senza dubbio c’è il lavoro svolto con ogni ragazza. Non è facile trovare un gruppo così: tutte hanno remato dalla stessa parte, coese verso lo steso traguardo,  anche quelle che hanno giocato di meno. Non ti nascondo che mi piacerebbe rimanessero tutte con noi. Ma stanno diventando sempre piu forti ed in diverse società le stanno richiedendo.” 

Un gruppo molto unito quello della Pallavolo Capo d’Orso stagione 2023-’24 (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

C’è ancora tempo per un consiglio importante.

“Una B1 di alto livello a volte può essere più interessante di un’esperienza prematura in A2. E poi sarebbe bello per tutti arrivare in alto con la Pallavolo Capo D’orso.” Un pensiero particolare va infine al nostro capitano Caterina Sintoni, “che ha deciso di smettere di giocare. La festa al termine dell’ultima partita vinta contro il Villa Cortese resterà indelebile tra i miei ricordi.

Marco Placido insieme al capitano Caterina Sintoni (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Inizia l’estate, un po’ di meritata vacanza ci sta tutta al termine di una stagione lunga e difficile. “Giusto il tempo per tirare un po’ il fiato ma tutti noi siamo già pronti per rituffarci in un altra avventura.” Che per Marco vuol dire tante video analisi di potenziali acquisti.  È una fase delicata ed importante. Qui ci si gioca già molto della prossima stagione.” La Pallavolo Capo D’orso vuole vivere ancora una volta da grande protagonista, quindi on passerà molto tempo prima di avere nuove statistiche.

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