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Cile, ultima chiamata per l’Italia

Il Canada continua la sua cavalcata verso le finali di Coppa David. Dopo l’Italia doma pure la Svezia con il rotondo punteggio di 3-0.
Interessante il primo singolo, quello che ha visto in campo Vasek Pospisil contro il ventenne Leo Borg, figlio della leggenda Bjorn. Leo ha indubbie somiglianze fisiche, così come lo stesso sponsor d’un tempo del padre, la Fila.

Leo Borg, figlio della leggenda Bjorn (foto Rdosport Marta Magni Images)

Per un paio di set ha messo a dura prova il suo avversario, portandolo prima al tie break (perdendolo però 7-5) e vincendo il secondo set con una buona dose di agonismo, per poi crollare giusto quando il canadese sembrava in difficoltà fisica, da cui è uscito a colpi di ace e per i tanti errori del giovane scandinavo.

Il Capitano canadese si congratula con Pospisil non al massimo della sua forma (foto Rdosport Marta Magni Images)

Poca Svezia alla fine, orfana del più prestante dei fratelli Ymer, Mikael, prima squalificato per doping e che poi ha deciso di ritirarsi dal tennis quest’estate.
La giornata di giovedì alla Unipol Arena è scivolata via senza molte cose da raccontare in più rispetto a quel velo di malinconia scandinava che rimbalzava tra campo e pubblico. Un po’ per l’assenza di Mikeal Ymer, appunto, un po’ per il ricordo della gloria di Bjorn, che viene proiettata come un faro di speranza sul figlio, ancora un po’ acerbo nel suo tennis.

Elias Ymer in campo per la Svezia contro Diallo (foto Rdosport Marta Magni Images)

Tutti a leggere cosa scrive la stampa nazionale sulla sconfitta azzurra, dalle critiche a Sinner per la mancata presenza, alle scelte del capitano Volandri, che pare abbia deciso di promuovere Matteo Arnaldi in singolare nel match odierno contro il Cile.

SFIDA DENTRO O FUORI

Non ci sono calcoli da fare, si deve vincere e basta. I sudamericani schiereranno Nicolás Jarry, uno che sembrava dovesse diventare fortissimo e che poi fu bloccato per doping ma che sembra essere tornato ad un livello ragguardevole. Sicuramente sufficiente per impensierire la nostra nazionale che ha perso contro il Canada le sue certezze.

Il cileno Jarry (foto Rdosport Marta Magni Images)

Sicuramente ci sarà il grande pubblico di Italia – Canada, dopo la esigua presenza di svedesi e canadesi sugli spalti ieri pomeriggio alla Unipol Arena di Bologna. Serve una scossa. E magari la freschezza di Matteo Arnaldi, 22 anni come il criticato altotesino, potrà essere la chiave di volta di questo girone di qualificazione che sembrava dover essere una passeggiata e invece sta rischiando di essere una salita molto più irta dei Colli bolognesi.

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