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A Campo Tures con Jaksa Boglic

Un fine settimana a Campo Tures per i giovani under 13 della Pallamano Belluno, protagonisti in un torneo internazionale insieme ad oltre 1000 ragazzi provenienti da tutta Italia, Germania, Croazia e Polonia. Accompagnati dall’allenatore croato Jaksa Boglic, tra i tecnici più apprezzati nel settore giovanile e che sta collaborando con il club bellunese da qualche mese. “La Pallamano Belluno sta crescendo, una società giovane che ha voglia di fare bene, mi piace poter aiutare questo gruppo.”

Il gruppo della Pallamano Belluno a Campo Tures

Qualche stage e nelle ultime settimane un lavoro quotidiano presso l’Istituto Agosti di Belluno che si concluderà a metà luglio e che passa dall’esperienza di Campo Tures. “Tutto utile per insegnare ai più giovani cosa vuol dire fare sport, il rispetto delle regole, dei compagni e tanto divertimento.” Il dopo Pranjic, il tecnico croato che ha lasciato Belluno dopo tre stagioni, passa dalle mani di Boglic. “Ci piace l’idea che i nostri ragazzi possano apprendere fin da piccoli cosa vuol dire giocare a pallamanoa parlare è Edmondo Ortesein poco tempo abbiamo visto i miglioramenti proprio ad incominciare dalla tecnica di ognuno di loro. L’ho sempre affermato che la crescita di una società sportiva deve passare dal proprio settore giovanile.”

“I ragazzi devono imparare ad essere rispettosi delle regole di un gruppo. la disciplina per poi riuscire a divertirsi.” Boglic insegna ai giovani della Pallamano Belluno *(foto Rdosport Marta Magni Images)

La tre giorni di Campo Tures è stata un momento significativo. “C’è il tempo per divertirsi, il tempo per imparare, il tempo del rispetto delle regole.” La filosofia di Boglic non si ferma solo al terreno di gioco, ma mira a costruire un’atleta a 360 gradi.E che impari ad organizzarsi fin da subito, che studi con profitto e scelga lo sport che preferisce, che si dedichi con la voglia di crescere e divertirsi, senza troppa pressione nel dover per forza diventare fortissimo come atleta.” Il risultato va considerato come un punto di arrivo secondario.

Uno degli stage tenuto dal coroato Boglic alla Spes Arena (foto rdosport Marta Magni Images)

A Campo Tures sono stati quattro i match per il Belluno; nella prima giornata subito la vittoria 11-7 contro i tedeschi del Waltenhofen, poi due sconfitte di misura contro Bolzano 6-4 e Musile 10-7. Domenica mattina infine il match contro i croati del Rovigno, fuori dalla portata dei piccoli bellunesi, che perdono 10-3. “Vincere deve passare anche dal sapere perdere.” È sempre Boglic a parlare. “Si vede quanto si è forti anche dal modo in cui si accetta la sconfitta.” La partita contro Musile è stata giocata bene, punto a punto fino alla fine.

A Campo Tures i ragazzi della Pallamano Belluno ascoltano il tecnico Jaksa Boglic

“Ho visto molto entusiasmo a Campo Tures – Riferisce Omar D’Ambros, tecnico della prima squadra che giocherà nella prossima stagione nella serie A Bronze – sono esperienze importanti, di quelle che non dimentichi nemmeno quando diventi grande”

Da sinistra: Roberto Schiano, Jaksa Boglic, Edmondo Ortese e Francesco Sangiovanni (foto Rdosport Marta Magni Images)

Da oggi si ritorna agli allenamenti pomeridiani all’Istituto Agosti sotto la supervisione di Jaksa Boglic. “Se qualche giovane vuole venire a provare cosa vuol dire giocare a pallamano è ben accetto.” Il tecnico croato continuerà per due settimane a trasmettere la sua esperienza da giocatore prima, per anni nelle file del Zagabria, una delle società più forti in Europa, e da allenatore poi tra la Croazia e l’Italia. Un’occasione da non perdere.

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