La Spes riparte dal marchio di qualità per il settore giovanile
È di questi giorni la notizia della consegna del marchio di qualità per l’attività giovanile per il biennio 2022-24 alla Spes Belluno. Un premio molto ambito che è stato rilasciato in provincia di Belluno alla sola Spes.
Un riconoscimento a cui il sodalizio presieduto da Fabiana Bianchini è abituata da tempo a ricevere. La prima targa risale infatti al 2014 e da allora il lavoro dei tecnici della Spes è sempre stato apprezzato. Una società capace di arrivare ad un numero di giovani tesserati superiore alle 250 unità e che anche dopo aver ceduto il comparto maschile alla Pallavolo Belluno un paio di anni fa, ha avuto la forza di continuare con il solo settore femminile attestandosi su un numero di tesserate comunque superiore ad un centinaio, ottenendo ancora una volta questo prestigioso premio.
“Da sempre l’attenzione verso i più piccoli è stato il nostro must, a cura del territorio, per poi cercare di allestire anche una prima squadra all’altezza ma che poggi principalmente sul proprio vivaio.”
E così facendo qualche atleta ha spiccato anche il volo, dopo essere passato da casa Spes. Tra tutti si ricorda Alessandro Bristot, approdato nelle nazionali giovanili dopo aver giocato a Treviso e Trento. Ma anche Andrea De Col, ultimo acquisto della Pallavolo Belluno in serie A3. “Sono molto contenta che Andrea torni giocare a Belluno.” Riferisce proprio il primo dirigente ricordando i suoi primi passi alla Spes. De Col ha fatto poi esperienza prima a Treviso e poi a Macerata.
Per anni la pallavolo maschile a Belluno ha avuto la Spes come punto di riferimento per il settore giovanile. “Avevamo iniziato con pochissimi bambini, oltre dieci anni fa, poi siamo via via sempre più cresciuti – ricorda Bianchini – ottenendo nel 2016 anche la qualificazione alle fasi nazionali under 14, per poi arrivare alla decisione di unire le forze con la Drl Pallavolo Belluno. Non è stato facile essere presenti a tutti i campionati giovanili maschili e femminili al tempo stesso. Ma ce l’abbiamo fatta ed ora vogliamo continuare la nostra attività nel comparto femminile.”
Che in provincia vive un momento difficile con tre retrocessioni nella scorsa stagione: Limana e Belluno dalla C alla D e proprio la Spes dalla D alla prima divisione provinciale.
“È necessario, l’abbiamo detto più volte di unire le forze. Noi siamo disponibili ad un dialogo costruttivo con le altre società vicine. Ma vogliamo anche mantenere la nostra identità.
Ripartiremo dalla prima divisone con un buon gruppo di giovani under 16 e 18. Ci affideremo a due tecnici che ci garantiscono un lavoro di qualità come Zoris Furmenti e Simone Donadel.
Proporremo poi nuovi corsi per i più piccoli, fin dal minivolley, affidandoci principalmente a Isabella Priolo e cercando così di aprire un nuovo ciclo. Non abbiamo mai puntato a scalare i campionati nazionali. E non abbiamo vissuto come un dramma questa ultima retrocessione. Il nostro successo e soddisfazione sta nel vedere crescere i nostri giovani atleti e approdare a società più blasonate della nostra.”