Sassari vince gara 1. “Ma ora a Fasano si fa ancora più difficile.”
A Sassari lo sport è di casa, tra la serie A1 del Basket con la Dinamo impegnata nei play off scudetto ed il calcio salvo in serie C con la Torres, ci sta anche la pallamano che lotta per vincere il suo primo scudetto. Al Palasantoru sabato si è giocata gara 1 della finalissima tricolore. Qualcosa di veramente impensabile qualche anno fa e che passettino dopo passettino ora da sogno può diventare realtà.
Una società quella della Raimond che al tempo stesso è una famiglia ed un ambiente molto professionale dove si cerca l’eccellenza, il giocatore forte, ma ancor più la brava persona dentro e fuori dal campo. Non è facile arrivare in alto, per farlo si deve passare obbligatoriamente anche da qualche errore, per poi trovare la strada giusta. Sassari ha vinto l’anno scorso la Coppa Italia battendo in finale Conversano, ha iniziato a vincere le sue prime partite anche in Europa ed ora si sta giocando il titolo contro i pugliesi del Fasano. “Un match vinto di un solo gol negli ultimi secondi in trasferta contro Siracusa ci ha fatto rendere consapevoli delle nostre possibilità. Da lì è iniziato a cambiare tutto.” Cosi ci ha raccontato oil capitano Bruno Brzic. Sotto la guida del tecnico spagnolo la Raimond prende forma, diventa un gruppo unito. La strada per i play off sembra compromessa, ma il ds Andrea Giordo non ha mai perso la speranza dj potercela fare, infondendo fiducia a tutto l’ambiente . E così è iniziata la cavalcata sarda. Sassari non perde più fino a gara 1 di semifinale quando il blasonato Brixen sbanca Sassari e forse pensa di essere già in finale.
“Abbiamo giocato male quella gara – dirà Giovanni Nardin – e se abbiamo perso di misura giocando così sotto tono, sapevano che tutto era possibile in Alto Adige.” Detto fatto gara 2 viene dominata dalla Raimond che si ripete il giorno dopo nella sfida decisiva, quella che vale il sogno finale scudetto. Brixen è avanti ma viene superato proprio negli ultimi secondi. Esplode la gioia dal Sud tirol fino in Sardegna. Sassari entra nella storia della pallamano italiana per la prima volta finalista nella massima divisione maschile.
Ma questo gruppo sa che può fare qualcosa in più, vuole almeno provarci a vincere lo scudetto.
Fasano è squadra ostica che non molla mai, che fa della sua fisicità e resistenza un punto di forza . E che ha da sempre un pubblico molto caloroso che rende difficilmente espugnabile il vecchio palazzetto cittadino.
Al Palasantoru sabato i primi minuti sono tutti pugliesi; il Fasano vuole subito fare capire le sue intenzioni. Ma non riesce a prendere il largo, la Raimond incomincia a tessere la sua rete d’attacco e progressivamente migliorare in difesa. La musica inizia piano piano a cambiare. Il Sassari ci crede sorretto da ben 1500 tifosi. Il Palasantoru è completamente esaurito ed è davvero un bel colpo d’occhio.
“Mi sono emozionato soprattutto ad inizio incontro – ci racconterà Umberto Bronzo, alla sua ultima partita con la Raimond a Sassari, l’anno prossimo giocherà infatti nella prima divisione francese – non ho mai giocato una finale scudetto e tanta gente cosi a Sassari noin l avevo mai vista.”
La squadra di casa gioca bene le sue carte, Fasano è costretto spesso a ricorre a falli da rigore. E’ uno scontro tutto tra Nardin e
Leban. “Non so quanti ne ho tirati – a parlare è Giovanni – so solo che li ho realizzati tutti.” Il portiere ex Raimond ci ha capito davvero poco o nulla. Nardin segna anche in diversi secondi tempi e libera spazio in attacco ai compagni portandosi dietro un paio di difensori.
Il Fasano si innervosisce cosi come il suo allenatore mai calmo in panchina. ll tecnico spagnolo della Raimond ha invece qualcosa da spiegare al bravo portiere Sampaolo, ed è li sempre pronto ad dare coraggio ai suoi ragazzi. Che alla fine difendono a denti stretti il vantaggio che si fa sempre piu risicato nel finale del secondo tempo. Fino all’ultimo rigore tirato ovviamente da Nardin. E’ finita, tutti corrono a stringersi attorno al ragazzo veneto. Il Sassari vince la prima sfida tricolore.
Il Fasano è gia pronto a pensare al ritorno in Puglia. Proclami di rivincita, Mentre almeno per un attimo la Raimond festeggia con i propri tifosi. “La corsa verso lo scudetto si fa ora ancora piu difficile – parola del capitano Brzic – ma ora vogliamo fermarci un istante e goderci il risultato, riposarci per poi ricaricare le pile e preparare la trasferta a Fasano.”
Sassari è la squadra piu in forma di questi play off scudetto con motivazioni a mille. Fasano pensava di farcela e passare al Palasantoru. “Giovedì dovremo soffrire, restare calmi e fare ilnostro gioco – È sempre Brzic a parlare – Abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari Fasano contro tutti. Giovedì l’ ambiente sarà particolarmente caldo. Fasano non vuole perdere una seconda finale scudetto consecutiva dopo quella dell anno scorso nel derby contro il Conversano. Ma dovrà fare i conti con una Raimond che cercherà di gettare il cuore oltre l’ ostacolo.
La prima finale è stata molto avvincente. Sassari ha festeggiato in modo molto discreto questo suo primo successo. Una pizza in palestra tutti insieme a scambiarsi complimenti e abbracci. Ma senza nessun proclama. “Non abbiamo ancora vinto niente. Abbiamo un piccolo vantaggio cercheremo di gestirlo al meglio.”
RAIMOND SASSARI – JUNIOR FASANO 34-32 (14-14)
Raimond Sassari: Sampaolo, Sapnu, Aldini, Nardin 15, Malandrin 8, Bronzo 5, Halikovic, Bomboi, Grbavac, Hamouda 2, Brzic 2, Delrio, Pintori, DeloguCarta, Mura. Allenatore:Equisoain Azanza, Francisco Javier
FASANO: Leban, Sibilio, Pugliese 4, Angiolini 8, Notarangelo, Messina, Cantore 5, Psetrovski 2, Jarlstam 6, Ostling 7, Corcione, Sperti.
Allenatore: Vito Fovio.
L’INTERVISTA AL CAPITANO BRZIC.
Intervista RdoSport – Montaggio e Immagini Marta Magni Images