Alcaraz avanti. Sinner cede il passo a Musetti.
Il derby italiano dei quarti di finale del Barcelona Open Banc Sabadell 2023 non si è disputato. Sinner ha dovuto rinunciare al secondo face-to-face in una settimana con Musetti per colpa della fatica accumulata negli ultimi mesi.
E che ci fosse tanta stanchezza si era notato già ieri contro Nishioka agli ottavi di finale. Le due ore con il giapponese hanno visto l’altotesino spegnersi negli ultimi game del secondo set fino al primo del terzo. Dopodiché Yannick ha ripreso in mano la situazione e chiuso la partita com’è nelle sue corde.
Peccato perché c’era tutta l’aria di una gran rimonta da parte di Musetti, il quale aveva affrontato l’inglese Cameron Norrie con una mentalità e una freddezza belle davvero, di quelle che Lorenzo ci ha fatto già vedere quando ritrova sé stesso tra le righe del campo.
Nella sala stampa dell’Open Sabadell Lorenzo aveva dichiaro di essere pronto per la rivincita, che Barcellona, da lui considerata come una seconda casa per l’ambiente del Club, gli avrebbe dato quella marcia in più. “L’approccio con cui affrontare un torneo vale molto, mi sono reso conto. Certo, è facile dire così quando si vince. Le due ore contro Norrie le ho giocate in condizioni normali, senza sprecare le stesse energie che avevo messo in campo contro Djokovic; non è stato un dispendio di forze continuo” questo a sottolineare che la situazione del derby poteva regalare agli appassionati emozioni molto diverse rispetto a quelle di Montecarlo della settimana scorsa.
Di derby però se n’è disputato quello spagnolo tra Davidovich-Fokina e Alcaraz: un match di “sassate” e lungolinea e applausi e ovazioni. L’emozione del pubblico nel prepartita era la stessa che si poteva percepire all’entrata di Rafa Nadal. Sembrava potesse protrarsi al terzo set, l’incontro.
I due spagnoli non hanno voluto mollare di un centimetro e, nonostante il gioco di Alcaraz risultasse più incisivo quando l’avversario non poteva appoggiarsi ai suoi colpi, Carlos ha continuato a picchiar duro. Forse anche per vendicarsi di quelle insiodisissime palle corte del connazionale. Finché Fokina non gli ha permesso di prendersi il match proprio nell’ultimo game.
Tsitsipas a Barcellona cammina sul velluto. De Minaur è stato vinto con un 6-4 6-2 in un’ora e 22. Giusto quei cinque minuti in più rispetto all’incontro precedente con Shapovalov e tre in più rispetto a quello con Cachìn. Il greco potrebbe forse risultare, a Barcellona, quello più tranquillo per minutaggio alle spalle. Certo è che in questa valutazione non viene preso in considerazione quello in doppio, disputato di fianco al francese Mahut, con cui oggi hanno perso dalla coppia ormai ben rodata di Koolhof e Skupski.
In semifinale quindi Musetti-Tsitsipas e Alcaraz tra il vincente tra Cerundolo/Evans.