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Djokovic e il record che vale più di 7 anni

Finisce in semifinale la corsa al titolo di Dubai per Novak Djokovic che comunque si è confermato Numero Uno tra i numeri uno, Re dei Re (e delle Regine!) della storia del tennis. Alla 31esima edizione del Dubai Duty Free, il serbo festeggia la salita in cima al podio che finora non aveva mai raggiunto nessuno prima di lui. Sono addirittura 378 le settimane in cui Nole è stato primo in classifica.

In azione al Dubay Duty Free (foto Rdosport Marta Magni Images)

378 – IL RECORD DEI RECORD

Fino alle settimana scorsa Novak ha condiviso il numero elevatissimo di settimane al vertice con Steffi Graff – record che la tennista tedesca ha detenuto per ben 30 anni. A Dubai è stato creato un momento per celebrare Novak, che proprio da inizio torneo si afferma unico primo in classifica per un così lungo periodo.

Novak Djokovic, n. 1 come nessuno

Celebrazione avvenuta proprio dopo che Novak è riuscito a battere un ostico e stoico Tomas Machac, ben più valido del suo ingannevole ranking da 130esimo, con 6-3, 3-6, 7-6 (1).

Il direttore Tahlak e Novak: 378 settimane da primo in classifica (foto Rdosport Marta Magni Images)

Il direttore del torneo Salah Tahlak ha invitato il vincente a guardare i megaschermi. Lì un piccolissimo Novak affermava in un’intervista televisiva di voler diventare il numero uno del mondo, con una determinazione ben più adulta dei dieci anni di allora.

Nole esulta (foto Rdosport Marta Magni Images)

Non credo che quel bambino rimarrebbe stupito sapendo di esserci riuscito” afferma Djokovic ridendo. Questa gran dose di determinazione è forse ciò a cui tutti i ragazzi dovrebbero aspirare per realizzare i propri sogni.

IL TORNEO A DUBAI

La corsa di Djokovic è proseguita contro l’olandese Tallon Griekspoor, il quale non ha potuto far altro che subire i colpi del serbo dal primo all’ultimo 15. Ed innervosirsi per i ripetuti stop dovuti ad una insolita pioggerellina. La partita non ha decisamente lasciato molte parole da spendere e si è conclusa in un’ora e poco più, con il punteggio di 6-2, 6-3.

Djokovic e lo stop per pioggia (foto Rdosport Marta Magni Images)

È stato poi il turno di Hurkacz. Un quarto di finale bella copia del turno precedente (la partita è durata solo 6 minuti in più). Il polacco difatti è sembrato dapprima non esistere, in campo, poi ha tentato di portare iil match al terzo set. Ovviamente Djokovic non  lo ha permesso chiudendo 6-3, 7-5.

Danil Mevdvedev alza i pugni al pubblico con Djokovic alle spalle (foto Rdosport Marta Magni Images)

Una semifinale degna di uno slam, anche solo per i nomi dei contendenti. Difficile pensare alla vigilia a chi potesse vincere tra Djokovic e Medvedev: forse di più il serbo che in terra araba ha vinto 5 volte il titolo e riscuote gran successo dal pubblico. Novak però non è sembrato nella sua serata migliore al contrario di Danil molto più preciso e attento. Djokovic non è riuscito a contenere i passanti e le volee del russo, da qui il doppio 6-4 che ha qualificato Medvedev alla finalissima contro il connazionale e detentore del titolo Andrey Rublev.
Novak Djokovic termina così in semifinale il suo torneo, ma non di certo il suo record di settimane al vertice delle classifiche mondiali, destinato ad aumentare e ad essere pressoché irraggiungibile.

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