Il Sinner degli Emirati
2-02-22 Una data palindroma difficile da dimenticare per l’esordio di Jannik Sinner a Dubai in coppia con il nuovo coach Simone Vagnozzi. Dubai è sempre la stessa, C’è caldo, ma non caldissimo, in lontananza si fa comunque fatica a vedere i grattacieli, per l’afa o lo smog. Jannik fa fatica invece a ribattere i colpi potenti di un altro giovane promettente, le cui tracce si erano un po’ perse, lo spagnolo Davidovich Fokina in giornata di grazia.
Alejandro tira più forte dell’altoatesino, reduce dallo stop per covid e con tanti pensieri in testa. Si gioca alle 16 un orario che non è né carne né pesce, tanto per stare in tema di mangiare, attorno allo stadio del tennis ci sono mille posti dove poter pranzare assaggiando di tutto. È comunque anche orario lavorativo ed in contemporanea stanno giocando il russo Kchachanov e l’australiano De Minaur, mentre qualche tifoso coreano, con tanto di bandiera al seguito, sta incitando, peraltro con successo il connazionale Kwon contro il bilerousso Ivasha.
Del match di Sinner resteranno i tre match point salvati, i continui sguardi al nuovo box con la stessa intensità di sempre, i mille pugnetti successivi a qualche punto l’urlo liberatorio alla fine del tie break del secondo set e quello al termine di un match che Sinner ormai non pensava quasi più di portare a casa.
“Sono stato fortunato – dirà in conferenza stampa – soprattutto nella prima palla match. Poi nel terzo set sono riuscito ad alzare il livello ed è andata meglio.”
Anche perché Fokina ormai la testa l’aveva lasciata alle occasioni perse. Ma così è il tennis, da sempre qualunque sia l’attore in campo. SInner è uno di quelli che non molla mai, in questo potrebbe assomigliare anche un po’ a Nadal, da cui sembra aver presso in prestito anche la cura con cui dispone le bottigliette d’acqua prima della partita.
Nella giornata in cui è uscito il campione in carica Karatsev per mano dell’americano Mc Donald,
si sono salvati Kchanavov e Shapovalov, in netta difficoltà contro Fucsovics,
Nessun problema per l’altro russo Rublev, contro l’alterno Evans, mentre Djokovic ha giocato il giorno prima, non concedendo alcuno spazio a Lorenzo Musetti.
SInner è ora atteso dall’incontro con sua maestà Andy Murray. Questa volta alle ore 14, più tardi non si poteva, visto che Jannik è ancora in corsa anche in doppio, insieme ad Hurkacz.