Andrea Colleluori e Giovanni Nardin, il sorriso della pallamano italiana
Tutte le emozioni di SASSARI-CINGOLI, match del campionato di serie A1 di pallamano, possono essere riassunte in questo incontro tra due amici e compagni nella nazionale italiana under 21, solo pochi istanti dopo il suono della sirena, che ha decretato la fine delle ostilità con un pareggio, sul punteggio di 30 pari, che scontenta un po’ tutti. Il Sassari perché aveva condotto sempre in vantaggio tutta la partita, il Cingoli perché ha avuto a disposizione la palla per raggiungere all’ultimo secondo un incredibile sorpasso.
Eccoci così in compagnia di Giovanni Nardin, veneziano di Dolo, trasferitosi in Sardegna a studiare all’università e a giocare nel ruolo di ala sinistra con la Raimond seconda in classifica ed il portiere abruzzese del Cingoli, Andrea Colleluori, appena tornato in Italia dopo un paio di anni trascorsi a Nantes in Francia, uno dei paesi dove si gioca una pallamano davvero spettacolare e di cui parleremo più approfonditamente in un altro articolo.
Quanto è strano ritrovarsi da avversari.
“Fa un po’ specie in effetti, soprattutto dopo tutti i trascorsi insieme in nazionale – a parlare per primo è Colleluori – E’ comunque sempre bello affrontarsi in campo e soprattutto in partite di questo genere.”
La Raimond ricordiamo ha come obiettivo mantenere il secondo posto in classifica, dopo essere stata peraltro in testa a lungo nella prima parte del torneo, mentre il Cingoli sta lottando per raggiungere la permanenza nella massima categoria. Una partita per diversi motivi quindi particolarmente delicata.
“Eravamo sopra di 4 gol a10 minuti dalla fine e ci siamo fatti mangiare tutto questo vantaggio – Nardin ha molto di che recriminare – Un gran peccato davvero.”.
Ma anche Andrea Colleluori non è da meno: “Porterò il rimorso di questa partita per almeno una settimana.”
Ciò non basta però a togliere il sorriso a questi due bravi ragazzi, che rappresentano il presente, ma soprattutto il futuro della pallamano italiana. E che sono consapevoli del loro ruolo positivo per tutto il movimento.
“Provo un’emozione stupenda ogni volta che gioco partite come quella di oggi – racconta il portiere della nazionale – e penso che chiunque ci venga a vedere non possa non innamorarsi della pallamano.”
E poi ecco il monito di Nardin, che è anche al tempo stesso un gran complimento per l’amico oggi avversario.”Ai giovani voglio dire: lavorate duramente come ha fatto Andrea e vedrete che arriverete molto lontano.”
Il tempo a disposizione è finito, la squadra del Cingoli deve scappare subito, c’è un aereo ad Olbia ad attenderli. Auguri ad entrambi e arrivederci presto insieme nella nazionale seniores.