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A Barcellona Rune vince su Alcaraz il suo primo titolo ATP 500

Si è conclusa con il tuffo in piscina di Holger Rune la finale del 72° Open di Barcellona.

Rune si tuffa nella piscina del Club come da tradizione (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Il Real Club de Tenis de Barcelona ha incoronato, con David Ferrer all’ultimo anno da direttore del ‘Trofeu Conde de Godó’ il danese, vincente su Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6 (6), 6-2.

Rune vincitore (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Rune, concentratissimo e molto rispettoso del pubblico – ovviamente tutto dalla parte del beniamino di casa, ha spazzato via i sogni dei catalani di vedere lo spagnolo vincitore del torneo per la terza volta, interrompendo così la striscia positiva di Alcaraz arrivata a 14 vittorie consecutive sul campo di Barcellona.

Un tweener di Alcaraz contro Rune (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

I due ventunenni, con soli sei giorni di differenza di nascita, hanno disputato la seconda finale più giovane nell’ATP tour – dopo quella di Sinner (20) e Alcaraz (19) a Umago nel 2022 (Rdosport & Marta Magni Images presenti), dando prova di un tennis veramente clamoroso, fatto di colpi fortissimi e smorzate da incorniciare.

Rune in allungo (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

La partita sembrava, alle 15:59, a favore di Alcaraz: lo stadio pronto a spingere il murciano, la superficie da lui prediletta e gli scontri precedenti in suo favore. Ma questo primo match tra i due sulla terra non ha rispettato le statistiche.

La foto d’inizio incontro (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Prima dell’entrata in campo dei giocatori, il calore del pubblico si è subito fatto sentire quando un raccattapalle con la sindrome di down ha fatto il proprio ingresso inneggiando agli applausi.
Nota da sottolineare: a Barcellona c’è stata la prima ragazza con la sindrome di Down a fare la raccattapalle in un torneo ATP, in campo pure per la finale.

Il raccattapalle più emozionato di tutti! (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

E come solito, in tribuna non potevano mancare in tribuna alcuni top player calcistici, come Dany Olmo, Fernando Torres e Jules Koundé.

I calciatori del Barca appaludono l’ingresso in campo di Alcaraz (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

IL MATCH

Nel primo set, tiratissimo, la tensione si tagliava col coltello. C’è stata solo una simpaticissima interruzione da uno stormo di pappagalli rumorosi e colorati che, disturbati evidentemente da un drone, sembravano volessero sabotare l’incontro starnazzando sopra il centrale e scatenando le risate del pubblico.

I pappagalli sulla ‘Pista Rafael Nadal’ (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Il doppio fallo di Rune sul 3-2 nel tie-break sembrava aver dato una svolta all’incontro. Ma Holger ha giocato una carta che poche volte finora aveva sfoderato: la concentrazione.

Rune esulta (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Non si è lasciato prendere dalla rabbia, Rune, non ha pensato all’errore e ha costruito il gioco per sfoderare, così come contro Ruud e Khachanov, quel dritto lungo linea micidiale, imprendibile per chiunque.

Rune piazzato per il dritto (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

“Per battere Carlos avevo solo una possibilità: quella di fare come Djokovic alle Olimpiadi e variare il gioco per farlo tirare forte. Sono veramente felice ora e voglio ringraziare mia mamma che è sempre con me.” dirà il giovane in conferenza stampa.

Rune alza la coppa col suo staff e la mamma (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Prendere l’esempio dai più grandi, ricordarsi della famiglia: questi ragazzi sono veramente la parte più bella dello sport di oggi. Vedere quei due sorridersi sinceramente alla premiazione fa un po’ riappacificare con il mondo.

Alcaraz e Rune si sorridono amichevolmente dopo le foto di rito (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

‘Carlitos’, anch’egli costantemente sorridente, dirà che con Holger sono cresciuti insieme e che è dispiaciuto della sconfitta quasi solamente per non aver rispettato le aspettative del pubblico.

Carlos un po’ deluso per la sconfitta (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Quel medical time out per il fastidio alla coscia dubita che lo terrà fuori dai giochi per Madrid e Roma. Forse questo ha agevolato un po’ il danese, che all’ultimo game ha visto Alcaraz praticamente non giocare, ma a Rune va comunque il merito d’aver trovato la chiave di lettura dell’incontro.

Game, set and match Rune (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Alcaraz, Ruud e Rune: non male questo albo d’oro delle ultime edizioni di Barcellona con Rdosport & Marta Magni Images presenti.
Al prossimo tuffo in piscina!

Rune felice (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

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