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Antonella Frediani, il vero motore della Capo d’Orso Palau

Sabato comincia una nuova avventura in serie B1 per la Pallavolo Capo D’Orso. A Palau sono ormai 10 anni che il volley è approdato nelle serie nazionali. Qualcosa che vale di per sé almeno tanto quanto uno scudetto. 

Costruire una squadra competitiva in Sardegna è davvero complicato. Per saperne di più provate a chiederlo a Antonella Frediani, il direttore sportivo del club gallurese. Uno di quei dirigenti che lavorano dietro le quinte, a cui non piacciono particolarmente i riflettori, ma che eccezionalmente ci ha dedicato un po’ del suo tempo prezioso.

Guidarini, Frediani, Placido insieme alla centrale Angelini infortunatasi nella prima parte della stagione ’23-’24 nella trasferta a Brembo. (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

“La prima cosa che chiedo sempre ai procuratori è di domandare alle loro assistite se veramente sono disposte a venire in Sardegna. ‘No è troppo lontana, sono distante da casa per troppo tempo. Non mi piace prendere un aereo tutte le settimane.’” Tutte le risposte potrebbero essere inserite in un vademecum.  Ma quando un’atleta atterra ad Olbia e arriva fino a Palau quasi sempre diventa amore a prima vista, per un ambiente familiare, tranquillo e al tempo stesso molto professionale.

Qui si respira la passione pura per la pallavolo. “Ho incominciato a giocare quando ero poco più di una bambina – racconta il direttore sportivo palaese – in un magazzino, veniva anche mia sorella Angelica che è di qualche anno più grande di me. Poi finalmente ci hanno concesso una vera palestra. Un giorno Arcangelo, il nostro allenatore, stava poco bene, ma niente di ché, solo un po’ di influenza, però tanto è bastato per farsi sostituire da suo fratello, un certo Antonio.”  Ma non un Antonio qualsiasi, bensì proprio quell’Antonio che si siede nella panchina della Capo d’Orso ormai da una vita: Antonio Guidarini.

Ci siamo iniziati a frequentare piano piano, avevo solo 15 anni. Quattro anni dopo ci siamo sposati, lui ne aveva 22, da allora siamo sempre insieme nella vita ed in palestra con la pallavolo nel nostro cuore.”

Antonio Guidarini insieme ad Antonella Frediani, una coppia in campo e nella vita (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Antonella ci tiene però a chiarire. “A parte quella volta, Antonio non mi ha mai allenato. Non sarebbe stato possibile, ci saremo lasciati dopo qualche secondo. Come dirigente e allenatore ci siamo invece integrati molto bene, abbiamo due ruoli distinti e ben definiti. In ogni caso se vedo qualcosa che non va glielo dico subito. E poi una donna capisce sempre meglio le ragazze rispetto ad un uomo. Antonio a quei tempi giocava a La Maddalena, ma non avevano puntato su di lui, forse perché era un po’ grassotello. Allora era venuto a giocare proprio a Palau, cominciando ad allenare delle squadre di ragazzini fino ad iniziare il percorso al femminile che ci vede ora protagonisti in serie B1.”

Un girone di ritorno incredibile quello della Capo D’orso della passata stagione, che è arrivata ad un soffio da centrare una clamorosa rimonta in chiave playoff promozione. Siamo stati soddisfatti per l’impegno profuso ed anche il risultato ottenuto: un quinto posto non si butta via mai. Ma poi si deve ricominciare tutto daccapo.”   

In effetti il roster palaese è cambiato di molto. “Ogni ragazza pensa al meglio per sé stessa, come è giusto che sia. Diciamo che qualcuna che se ne è voluta andare io l’avrei riconfermata volentieri. Ma qui non si trattiene mai nessuno. Ci devi stare volentieri a Palau. Già a maggio ho iniziato a ragionare sul futuro della squadra.”

Si scherza in palestra durante gli allenamenti. Antonella qui insieme alla sorella Angelica (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Una campagna acquisti lunga e molto intensa. “Al Nord si fa sicuramente prima a trovare degli accordi, le atlete sono tutte lì. Spostarsi da una squadra ad un’altra a volte vuol dire fare solo una manciata di chilometri. Da anni comunquen noi privilegiamo proprio le ragazze del Nord: giocando nel girone lombardo-piemontese ogni volta che siamo in trasferta per alcune delle nostre atlete vuol dire tornare anche a casa. È un modo per venir loro incontro, riducendo un po’ le distanze.”

Nel decidere su chi puntare per la nuova stagione, ha un ruolo fondamentale anche Marco Placido, scoutman e secondo allenatore della Pallavolo Capo d’Orso. “È lui che cerca i video delle ragazze cui siamo interessati. Non ci possiamo certo accontentare solo di quelli che che i procuratori ci inviano. Marco li analizza a dovere e poi si confronta oltre che con me ovviamente con Antonio.” 

Antonio Guidarini insieme a Marco Placido (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

“Sinceramente non so come ha fatto Antonella quest’anno, si è davvero superata – Ci tiene a rimarcare lo stesso Placido – Una donna in un mondo di uomini. Va bene che si parla di pallavolo al femminile, ma i procuratori sono tutti uomini, quindi non credo sia stato poi così facile per lei.”

Quasi come un direttore d’orchestra (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

“Adesso mi conoscono ma all’inizio, qualche anno fa riconosce Antonella  è stata davvero dura. Mi proponevano solo quello che volevano, senza badare troppo alle richieste. Poi a volte c’è quel pensiero che in Sardegna ne capiamo di meno di pallavolo. Magari hanno anche ragione, ma non siamo certo degli sprovveduti.”

Tanta fatica ma anche qualche soddisfazione. “Come quando ho ricevuto una bella telefonata di un procuratore che mi ha detto: ‘Antonella mi ha chiamato Anna, guarda che vuole assolutamente tornare in Sardegna. Devi essere orgogliosa che un’atleta mi chiami e mi dica ‘sto troppo bene lì, è come stare in famiglia.’”  

Si parla di Anna Aliberti, una delle colonne del Legnano della passata stagione che ha conquistato la promozione in A2, prima di cedere i diritti, e che ha fortemente voluto tornare in Sardegna. “Da quando è tornata qui per giocare il match lo scorso anno ad Anna potevi vedere che le si illumininavano gli occhi parlando di Palau.” Il fidanzato lo aveva già capito da un pezzo ed ha lasciato che la sua compagna seguisse questo sogno.

Anna Aliberti torna a vestire la maglia della Pallavolo Capo d’Orso (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Continua Antonella: “In tanti mi chiedono ‘Chi te lo fa fare.La risposta sta proprio in queste situazioni, quelle che ti scaldano il cuore. Siamo un paese di meno di 4’000 abitanti e siamo presenti nel terzo campionato per importanza a livello nazionale.

In fin dei conti ce lo meritiamo. Però ammetto che il pensiero di mollare qualche volta mi è passato per la testa. Noi tutti abbiamo un lavoro oltre la pallavolo. Quando ricevi le telefonate dei nostri avversari che si lamentano perché devono prendere un volo per venire in Sardegna diciamo che sorrido. A noi tocca prendere un volo ogni quindici giorni, non uno in stagione. Sono costi su costi, tempo da dedicare per organizzare viaggi che sono sempre uno diverso dall’altro.”

Ma alla fine ecco che la Capo d’Orso è pronta per una nuova stagione. Quest’ anno abbiamo una bella squadra, soprattutto delle brave ragazze che si stanno integrando molto bene, sempre con il sorriso stampato in volto. C’è molto rispetto tra di loro. E per questo siamo tutti contenti e non vediamo l’ora di iniziare. 

La prima foto della Pallavolo Capo d’Orso stagione 2024-25 (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Un grazie speciale va a tutti quelli che vengono e verranno a vederci  conclude il direttore sportivo Antonella FredianiQuesta squadra è di tutta Palau. Noi ci mettiamo il nostro massimo  per fare conoscere il nostro paesino, non solo per le meraviglie della natura che lo circonda, ma anche per la nostra grande passione per il volley.  Ora la palla passa alle ragazze e a mio marito Antonio.”  

La pallavolo Capo d’Orso, come mezzo per far conoscere Palau in giro per l’Italia (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Sabato 12 ottobre alle ore 19 si ricomincia. Per la gioia di Anna Aliberti proprio contro la sua ex squadra, il Legnano: subito una big al Pala Andreotti. Un appuntamento da non mancare.

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