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Dai che n’demo! Al NET Village la presentazione della biografia di Matteo Viola

La presentazione di un libro ha sempre un sapore particolare. È il culmine di un percorso lunghissimo, fatto di incontri, ricerche, approfondimenti. Il ‘battesimo’ di una creatura che nel tempo hai modellato, partendo da zero, mettendo insieme racconti di tante persone, letti e riletti mille volte, il risultato di centinaia di ore trascorse tra appunti su carta e tastiere di computer. Una creatura che hai visto letteralmente crescere, di foglio in foglio e di virgola in virgola.

Non nascondo che sono un po’ emozionato. “Dai che n’demo!” è il nome di questa creatura – che non poteva non ricordare le origini venete di Matteo Viola, nato e cresciuto a Marghera. “Ma ce lo scriviamo che sono di Venezia, che dici?” Ma tu sei di Marghera non di Venezia, Matteo. “Hai ragione, Roberto” ecco come nasce il sottotitolo: il percorso nel tennis di Matteo Viola da Marghera agli Slam.

La foto di copertina della biografia di Viola, scattata a Melbourne nel 2020 (foto © Rdosport)

Ho visto giocare a tennis e fotografato Matteo Viola diverse volte, non solo in Italia ma anche in Australia, a Melbourne, laddove ha ottenuto i suoi risultati sul campo più brillanti. Ho conosciuto da molto vicino il suo allenatore ‘storico’ Andrea Mantegazza, poi anche Marco Cepile. Vissuto da bordo campo gli stati d’animo di partite che sembravano vinte (anche facilmente!) ma che d’improvviso si complicavano per portare poi ad un nulla di fatto.

Il libro è la storia normale di questo ragazzo semplice, che ha assaporato i piani alti del tennis, sfiorando la classifica dei migliori 100 del mondo, mettendo però sempre al primo posto la sua famiglia: l’amata Wendi, i genitori, infine i figli. Una storia che da subito mi è sembrata meritevole di del tempo per essere raccontata nel profondo.

La famiglia Viola (foto © Rdosport & Marta Magni Images)

Mi hanno parlato di Matteo in tanti nel corso degli anni. Tra tutti Paolo Lorenzi che sarà presente alla presentazione che si svolgerà al circolo di Matteo, il Net Riviera Sport Village (ovviamente a due passi o poco più dalla sua Marghera) che gestisce con l’amico Nicola oltre che sua moglie Wendi.

I ricordi di Andrea Mantegazza sono stati fondamentali per costruire un puzzle altrimenti difficile da sistemare, visti i vuoti di memoria dell’attore principale. Per fortuna che c’è stato Mamo a colmare alcune lacune e a raccontare tanti aneddoti, tutti riportati fedelmente nel libro.

C’è anche chi bonariamente gli ha tirato un po’ le orecchie, a Viola, come Max Sartori, l’allenatore storico di Andreas Seppi. “Mi sarebbe piaciuto allenarlo.” Ci ha confidato.

Matteo è dello stesso anno di Djokovic e Murray. Uno dei due l’ha pure battuto, con l’altro avrebbe voluto almeno giocarci contro, ma non è riuscito ad andare oltre ad un semplice (non troppo, in verità) selfie. Insomma, di cose da raccontare strada facendo ne sono uscite davvero tante.

Matteo e Wendi mentre ci raccontano le storie da inserire nel libro (foto © Marta Magni Images)

Ecco perché se siete in zona Venezia-Mira venerdì 27 settembre vi aspetto dalle ore 16 in poi.

Un pomeriggio di festa, una sorta di ‘addio al tennis’ di Viola palesemente in ritardo. Ben sapendo comunque che Matteo non appenderà mai davvero la sua racchetta ad un chiodo. Un ritrovo tra vecchi amici, come Giannessi e Marcora, anche loro presenti alla tavola rotonda a scoprire questa biografia di Viola, che ringrazio ancora per la fiducia che mi ha concesso. Lui che non ha mai amato i riflettori e che per un giorno avrà invece tutti i fari puntati addosso. Ma questa volta non c’è alcun pericolo: questa partita è già decisamente vinta. Un carriera ‘Fai-da-te’ nata e cresciuta in Veneto.
Allora Dai che N’demo.

Roberto Dell’Olivo

(P.S. un grazie speciale a mia moglie Marta, che ha colorato questo libro di molte attenzioni)

 

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