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Letizia Ciani ultimo acquisto della Capo d’Orso

Ottavo colpo di mercato della Pallavolo Capo d’Orso. “Ed è anche l’ultimo di questa campagna acquisti”, parola della direttrice sportiva Antonella Frediani. Una matassa difficile da sbrogliare ma che alla fine è stata sciolta: la società gallurese è pronta ad affrontare nuovamente un campionato impegnativo.
Aliberti, Allasia, Renzi, Fiore, Mureddu, Bosso, Martinato: questi i nuovi nomi che i tifosi biancoverdi devono tenere a mente. Una lista a cui ora si aggiunge Letizia Ciani.

Le nuove orsette: Aliberti, Allasia, Bosso, Ciani, Fiore, Martinato, Mureddu e Renzi – grafica © Rdosport & Marta Magni Images

Classe 1996, 180 cm di altezza da impiegare nel ruolo di palleggiatrice. Di origini friulane (di Udine per la precisione) ma ormai sarda di adozione, dopo aver girato in regione in lungo e in largo per la pallavolo. “L’unica provincia che mi manca è quella di Oristano. Semplicemente perché non ci sono squadre!” Ci dice sorridendo. “Era tempo che venissi a Palau.
Ciani ha indossato le divise di Olbia, Hermaea, Ossi, San Paolo Cagliari e, per chi non se ne fosse accorto, La Maddalena. Dalla B1 alla A2, sino all’ultima stagione in B2.

Letizia a muro in maglia nr. 6

“Si sta molto bene in Sardegna. Ovunque abbia giocato, tutti mi hanno trattato con i guanti d’oro. Non so se augurarmi di restare qui per tutta la vita; non ho ancora spostato la residenza ma ormai la simbiosi con la gente di qua è diventata fortissima.” Tanto che ormai la sua cadenza non ha più tratti riconoscibili del nordest ma, a sentirla parlare anzi, si sente un chiara inflessione sarda. Il cuore l’ha portata al momento a vivere a La Maddalena diventando così l’acquisto a ‘Km 0’ dell’estate palaese, di più anche della sassarese Mureddu. “Alessia l’ho conosciuta nell’anno in cui ho giocato ad Ossi” racconta Letizia, che ha ben presente anche qualche altro nome del nuovo roster biancoverde. “Conosco molto bene Emanuela Fiore. Addirittura andavo a vederla giocare ai tempi dell’Hermaea. È bellissimo pensare di poterci giocare insieme ora.”

Letizia Ciani in palleggio in una sua foto d’archivio

Vien da sé che nei suoi trascorsi nell’isola, non potevano mancare i rapporti con la famiglia Frediani. “È un cerchio che si chiude, in passato ho avuto paura di dire di sì ad Antonella. Penso che sia stato perché a Palau c’era Caterina (Sintoni, ndr). ‘Con un’atleta di quel calibro cosa vuoi che vada a fare’, mi dicevo. Quest’anno però è ovviamente diverso e non ho più scusanti.”

Un carattere decisamente forte ed esplosivo, il suo. Una ragazza che si fa in quattro per il gruppo. “Mi voglio mettere in gioco, in modo sano e costruttivo; per me prima di tutto viene la squadra. Sento che posso dare ancora molto alla pallavolo. Non mi considero una seconda alzatrice – dice senza mezzi termini Ciani – un po’ di sana competitività ci deve sempre essere.” Un primo sacrificio in squadra Letizia lo ha già dovuto affrontare, Antonella è stata immediatamente chiara: “Letizia, il tuo numero 6 non è disponibile.

Ciani in azione

Ho esordito in A2 con la maglia numero 6, me lo sono pure tatuato su una mano. Ma va bene, che problema c’è. Per la prima volta cambierò: ho scelto il numero 10, quello dei registi più forti del calcio.
Laureata in scienze motorie “ma sto ancora studiando per la magistrale in nutrizionismo. Per il momento la mia vita è tutta studio e pallavolo.” A Udine c’è la famiglia “che mi ha sempre appoggiato nelle scelte che ho fatto e che forse si sta abituando all’idea di avere una figlia che vive in un’isola lontana da casa.

Letizia e la sua famiglia: mamma Meri, papà Alberto ed il fratello Gabriele

A Palau ho giocato tante amichevoli nei miei sei anni di pallavolo in Sardegna. Sarà un’emozione particolare giocare finalmente con la maglia dell’Orso addosso.
L’appuntamento è fra soli pochi giorni per vederla in azione con tutte le sue nuove compagne. “Abbiamo tutte voglia di arrivare ad un obiettivo importante. Grazie Palau, ci vediamo presto!”

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