Pubblico record agli Internazionali d’Italia. Una passeggiata tra le tribune e qualche citazione
È sempre un’emozione molto piacevole svegliarsi al mattino con il biglietto pronto per essere obliterato ai cancelli di un torneo di tennis.
Il passeggiare nella venue, che sia di un ATP 250, di un 1000 o di uno slam, respirare l’aria di tennis che aleggia tra gli spettatori muniti di borracce (occhio a non farle cadere!) e cappellini, perdersi tra un campo e l’altro cercando di beccare o la partita o l’allenamento del proprio idolo, accaparrandosi magari un selfie o un autografo.
È un’esperienza entusiasmante che ultimamente, grazie a Sinner e al super team azzurro che ha vinto l’insalatiera più famosa al mondo, stanno scoprendo ancor più persone, soprattutto qui in Italia.
A Roma anche quest’anno si sono battuti i record di presenze: sabato scorso, la giornata più affollata, sono stati 28.952 gli spettatori paganti per la sessione diurna e 7.719 per quella serale. Il totale dei biglietti venduti (a metà torneo) ha già battuto il record dello scorso anno: 304.675 contro 298.537 presenze registrate.
Insomma, il tennis si sta facendo ancor più strada tra la folla e spostandosi tra un campo e l’altro per scattare le foto di questi atleti se ne sentono di tutti i colori. Chi parla cinese, chi tedesco o l’inconfondibile inglese britannico. Chi è un fan storico e paragona i campioncini di oggi a quelli della scorsa generazione e chi invece è al primo approccio con il mondo della racchetta.
LE CITAZIONI (TUTTO VERO)
E qui a Roma quest’ultimi sono tantissimi. Per far qualche risata, visti i tanti outsider del torneo, vi proponiamo dieci citazioni assolutamente veritiere di persone nella venue romana, ignare che una ‘spia di passaggio’ li stesse ascoltando.
- “Oh guarda si sta allenando Aliassime!” Spoiler: era Etcheverry (uno è di carnagione scura, l’altro chiara, ma sono solo dettagli).
- “Io me ne vado a vedere Monfils, tu fai come vuoi” con tono molto scocciato. Spoiler2: ha fatto bene a non dargli retta, considerando che il giocatore in questione era Arthur Fils e non Monfils e che, oltretutto, in quella partita perse dal connazionale Müller.
- Spettatore1: “Mi hanno detto che oggi gioca uno che si chiama Botic che è forte, andiamo a guardarci lui!” Spettatore2: “Ma qua non gioca nessun Botic, su che campo sta?” Spoiler3: Botic di cognome fa Van De Zanschulp, ecco perché sullo schermo non lo leggeva.
- Lunedì 13 maggio: “Ma Sonego quando gioca qua a Roma?” Ha perso giovedì 9 da Lajovic.
- “Ma Panatta quando è morto?” Un po’ cupa questa; lunga vita ad Adrianone.
- Domanda: “Chi gioca ora qui?” Risposta: “C’è il femminile, la Swiatek contro…” Controrisposta: “Ah ma Swiatek è una femmina?” In effetti ha ottime qualità per competere anche con gli uomini.
- Allarmismo. “Oh no!!! Medvedev ha cominciato a giocare ora! Perché dicevi che giocava oggi pomeriggio?!” e scappano immediatamente. Al campo 12 i tre troveranno non Medvedev ma Medjedović. Il russo giocherà il pomeriggio, effettivamente, sul centrale.
- Citazione letterale precisa: “Questo si chiama come quelli della storia!!! Andrea VaLvassori!” il resto è storia veramente.
- “Io della coppia maschile non ho mai capito chi è Bolelli e chi è Vavassori.” “Facile: Bolelli è quello biondo!” Dai ritenta, non puoi più sbagliare!
- Stessa storia ma al femminile. “La Paolini è quella bassa.” è evidente che la Errani sia altissima, invece.
Un primo approccio c’è sempre, nella storia delle cose. Anche se queste battute riportate qui sopra sono un po’ meraviglianti e ilari, per certi versi, è anche questo il loro bello. Tanti neofiti si sono avvicinati al tennis e hanno voluto vedere di persona cos’è questo sport. Dal vivo e non restando davanti alla tv. Hanno voluto vivere i colpi fortissimi di questi atleti e dai nomi altisonanti e tanti nuovi spettatori si sono affacciati in qualcosa che magari li appassionerà per tutta la vita. Come è già successo anche a noi.
Ora in campo, che i quarti di finale a Roma ci aspettano!