Medvedev resiste ai colpi di Medjedovic. Sabalenka supera Svitolina
Come scrivevamo giustappunto ieri, nel tennis del giorno d’oggi è sempre più difficile prevedere l’andamento di un giocatore in un torneo. In più aggiungiamoci che il Foro Italico ha sempre qualche sorpresa dietro l’angolo ed ecco che Roma stupisce ancora.
Ma partiamo dalle emozioni più belle di ieri: quelle che ci ha regalato Stefano Napolitano, la fenice di Biella, che dopo tanti infortuni finalmente sta tornando a riprendersi i suoi spazi nel tennis.
Stefano è già stato protagonista di partite da urlo (davvero!) qui a Roma, su tutte quella al Pietrangeli contro il cinese Shang. Ma ieri sul Grand Stand, il 29enne ha dato un’altra grande prova di carattere.
Contro il cileno Jarry, c’erano ben 101 posizioni del ranking a fare lo spartiacque ma Stefano non ne voleva sapere di mollare l’osso. Spinto dal pubblico che, da brividi, lo incitava “Stefano, Stefano!”, il lombardo si è preso il secondo set, sotto una cascata di applausi. Ma Jarry, anch’egli un po’ fenice, è risorto nel match e, nonostante il tentativo di recupero di Napolitano, il match se l’è portato a casa lui.
Una bella prova per Stefano. Una bella prova che di crescere non si finisce mai e che si può sempre puntare in alto.
Se nel turno precedente Aliassime e Rublev avevano accentrato su di loro le attenzioni del pubblico, ieri se ne sono usciti mestamente di scena, come l’americana Osaka sconfitta dalla cinese Zheng.
Il canadese in evidente confusione nel gestire la partita, con un De Minaur inDeMoniato che tirava sassate a destra e a manca al ventitreenne; Felix ha cercato di fronteggiarlo, ma senza riuscirci.
Troppo forte l’australiano per il fragile Auger, forse non appieno nella sua forma dopo la finale di Madrid.
Nella cornice splendida del Pietrangeli, invece, il russo ha tentato di contenere tutta la sua frustrazione con il risultato che non è riuscito ad esprimersi contro l’unico transalpino ‘sopravvissuto’ e scagliando solamente una borraccia in terra, il francese Muller.
Coraggio Andrey, siamo fiduciosi che la tua carreggiata riesca a trovarla!
Che dire invece del giovanissimo, forse un po’ arrogante ma sicuramente forte ed impavido Medjedovic? Colui che ha portato la testa di serie numero due del torneo al terzo set, perdendo il primo solamente al tie break e vincendo addirittura 6-2 il secondo.
Medvedev forse se l’è vista un po’ male, ma insomma: in questo tennis in cui è difficile fare pronostici una cosa c’è che conta, ed è l’esperienza. Daniil ha la giusta dose di partite alle spalle per vincere il match, ma certo che sul 5 pari del terzo set, un po’ di fiati sospesi sul centrale c’erano eccome. Medvedev prova anche un’angolazione di servizio pazzesca ed il gioco (o meglio, l’incontro) è fatto. Anche il numero 4 del ranking è agli ottavi romani.
Per chiudere la giornata in bellezza, il rally tra Svitolina e Sabalenka non è certo da meno. La tennista ucraina ha ‘occhi di bragia’ per la sua avversaria che un po’ emozionata perde il primo set.
Nel secondo invece questa parte più emotiva se la mette nel borsone e vince con un netto 6-1. Per illuminare ancora un po’ Monte Mario, dal 4-2 Sabalenka si arriva al tie break del terzo set. Aryna vince 9-7 ormai in tarda serata, chiudendo un’altra emozionante giornata al Foro Italico.