Cortina ad un soffio dallo scudetto
Non tutte le ciambelle riescono con il buco. Proprio sul più bello questa volta il Cortina non è riuscito a vincere lo scudetto dell’hockey su ghiaccio. I titoli vinti dagli ampezzani si fermano a quota 17. Una finale persa al terzo e decisivo incontro in trasferta a Collabo domenica scorsa. Con Cortina che ha avuto il disco per chiuderla in gara 2 dopo aver espugnato lo stadio avversario con un perentorio 4-0 nell’esordio della serie SCUDETTO.
La sfida dell’Olimpico di giovedì 25 gennaio
A Cortina si respira aria di mondiali, ci sono le campionesse dello sci alpino, pronte l’indomani a buttarsi giù per le Tofane. In tanti hanno approfittato dell’occasione per passare una serata nel magnifico stadio del ghiaccio ampezzano.
Un misto tra passato, con le tribune in legno originali rimaste esattamente come erano state costruite per i giochi olimpici del 1960. E poi quelle vetrate ed impalcature colorate moderne a farci guardare al futuro, pensando alle prossime sospirate olimpiadi che si avvicinano sempre di più.
Nella curva del Cortina in bella vista ci sono tutti gli scudetti vinti, un vero e proprio “ORGOGLIO DI QUESTO PAESE”.
Dal secondo anello si provano quasi le vertigini a guardare l’incontro, ma si apprezzano gli schemi, i giochi di pattini e le braccia dei giocatori che cercano di raggiungere per primi il disco.
A bordo campo si vive invece un’altra partita, con i colpi delle balaustre che si sentono così forti quasi come se la botta la prendesse direttamente lo spettatore.
Dopo il 4-0 di gara 1 era giustificabile pensare ad un bis facile, facile del Cortina ed invece in campo si sono visti di più gli avversari del Renon. Sono loro i più pericolosi, comandano il gioco e si aggirano sempre pericolosamente attorno al portiere ampezzano. Il primo gol è però del Cortina. Di Tomaso realizza dopo 7 minuti e 20 secondi, Il pensiero degli spettatori è comune. Dai che ce la facciamo.
Ed è proprio qui invece che finiscono i sogni di scudetto. Ed incominciano le speranze altoatesine che fanno passare solo poco più di un minuto per realizzare il pareggio, grazie a Coatta che non sbaglia da solo davanti alla porta.
Tra il primo e secondo tempo in molti si avvicinano allo stand della Sportivi Ghiaccio a comprare una maglia originale, di quelle che ci sta dentro una famiglia intera o semplicemente un altro gadget più piccolo. Segnale che resta ancora la fiducia in un buon esito dell’incontro.
La cronaca racconta intanto di un’altra rete del Renon nel secondo tempo e poi del pareggio ampezzano nell’ultima frazione di gioco. 2-2 e tutto da rifare.
Ma non è proprio serata per l’Hafro Sportivi Ghiaccio Cortina. Arriva il 2-3 e poi nel disperato tentativo di raggiungere di nuovo il pareggio la rete del 4-2 del Renon, con il portiere ampezzano fuori in panchina a far posto ad un ulteriore attaccante.
Peccato davvero, ma onore agli avversari capaci poi di ripetersi in gara 3. Sulle piste di sci prosegue la kermesse mondiale con protagonista per l’Italia soprattutto Sofia Goggia, due volte terza.
Domenica mattina prima dell’ultima gara quella del super G, lo speaker cerca di consolare anche i tifosi dell’hockey. “Una medaglia d’argento è sempre qualcosa di importante, vuol dire che la stagione l’hai vissuta da protagonista fino alla fine.” Anche il presidente ampezzano Silvio Bernardi è d’accordo e fa i complimenti alla sua squadra che ha lottato ancor più nella terza sfida persa 3-2 ,dopo pochi secondi dall’inizio del tempo supplementare.
Per la Sportivi Ghiaccio Cortina la stagione non è comunque conclusa. C’è infatti ancora da giocare in Alps League e onorare così questa stagione, la numero 100 della storia di questa gloriosa società.