Alberto Tomba unico italiano sul podio del SuperG di Cortina. Goggia quinta
Si è conclusa con una placida giornata di sole la Audi FIS Ski World Cup di Cortina.
La quinta gara di Super G femminile del 2024 non ha purtroppo incoronato nessuna italiana ai piedi delle Tofane, anche se ci avevano fatto ben sperare Sofia Goggia e Marta Bassino (rispettivamente quinta e sesta).
Sul gradino più alto del podio si riconferma la svizzera Lara Gut-Behrami, alla sua ennesima vittoria sulle piste ampezzane, dopo i tre successi in Coppa del mondo (nel 2014 e nel 2018 in superG, nel 2017 in discesa) e i due ori ed un bronzo ai Mondiali 2021 (superG, gigante e discesa).
Dietro a lei l’austriaca Stephanie Venier e la francese Romane Miradoli.
Solo l’altro ieri sul podio a parti invertite c’erano le stesse Gut-Behrami e Venier.
Nono posto per Federica Brignone, dodicesimo per Laura Pirovano e a sorpresa una bellissima diciottesima posizione per la giovanissima Vicky Bernardi, classe 2002 all’esordio sull’Olimpia di Cortina d’Ampezzo.
L’altotesina, già un anno fa vice campionessa del mondo juniores di discesa, è alle prime esperienze nel settore senior e, dopo il podio conquistato esattamente il 25 gennaio nel superG di Orcieres, eccola tra le prime 20 anche a Cortina, col pettorale numero 50.
Una giornata decisamente favorevole per l’Alto Adige, tra i sorrisi di Jannik Sinner e Vicky.
Desta simpatia poi la tre giorni dell’unica africana presente alle competizioni, Sabrina Simader. Giusto stamattina sulla seggiovia di risalita, la keniana parlando con un addetto ai lavori, aveva espresso la speranza di sciare (dopo la penultima posizione del primo giorno, alla seconda gara le era stata cancellata la partenza per via del vento). Ironia della sorte: la keniana ha iniziato la gara, ma non l’ha conclusa.
Semplicemente pazzesco come ognuna di queste atlete faccia sembrare lo sci una sciocchezza, alla portata di chiunque. Alla discesa dai 65° di pendenza dello ‘Schuss’, l’allucinante strettoia tra i massi dolomitici dell’Olimpia, queste donne e ragazze si fiondano senza paura tenendo la propria traiettoria su percorsi che hanno curve, contro curve, pendenze e salti e restringimenti incredibili.
Vedere i loro respiri affannosi a fine corsa rende un po’ l’idea, ma in fondo è proprio questa la magia degli sportivi: riuscire a minimizzare ogni sforzo, rendendo la disciplina che praticano di una naturalezza infinita.
All’ultima giornata di Coppa del Mondo a Cortina non c’è di ché lamentarsi: nessuna azzurra sul podio, ma ben sei tra le prime venti posizioni; niente vento e sospensioni e, per la gioia di tutti i tifosi, anche un Albertone nazionale (a proposito di “atleti magici”) protagonista dell’ultimo podio ampezzano e molto felice di poter ricevere ancora una volta l’ovazione sulla pista bellunese.