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Tra Djokovic e Ruud vince ancora Noah al Roland Garros

40 anni che un francese non vince al Roland Garros. Dopo Yannick Noah nessuno è più riuscito in questa impresa. Da Sébastien Grosjean (semifinalista battendo Andre Agassi nei quarti nel 2001) a Richard Gasquet (quarti nel 2016) passando per Jo-Wilfred Tsonga (semifinali nel 2013 e 2015) o Gael Monfils (semifinalista nel 2008) la scuola francese, pur non priva di talenti, non ha prodotto un campione slam.

Gasquet al Roland Garros 2023 (foto Rdosport Marta Magni Images)

Ed anche l’edizione 2023 ha visto come vero grande protagonista ancora una volta Yannick Noah. Il sabato post qualificazioni è stato palcoscenico di un mini concerto proprio sul campo centrale. Cui è seguita una conferenza stampa lunghissima in cui Noah ha detto quello che pensa come nessun altro ha il coraggio di fare. “Il tennis moderno mi annoia. Tirano tre ore sempre sulle linee. Manca il cuore a questo tennis. Si fa fatica anche a guardarlo.” Sensazioni che chi ha vissuto la vecchia guardia di questo sport non può che condividere.

Noah in conferenza stampa (foto Rdosport Marta Magni Images)

Qualche bel punto, per la verità tanti, ma forse poche partite davvero spettacolari. I giovani si distinguono più per quanto sanno urlare, alcuni anche per il poco rispetto di regole o avversari, piuttosto che per uno stile di gioco spettacolare.

(foto Rdosport Marta Magni Images)

Intanto il Roland Garros continua ad evolvere e va verso i prossimi giochi olimpici. Anche il Suzanne Lenglen ha ora il suo tetto: una struttura che per fortuna non è andata a toccare la parte storica di questo campo intitolato alla divina tanto amata da Gianni Clerici, che ci ha lasciato da ormai un anno.

La nuova copertura al Suzanne Lenglen (foto Rdosport Marta Magni Images)

Un tennis che via via sta perdendo personaggi importanti. In campo Djokovic prova a tenere alto il ricordo dei fab four, mentre Alcaraz si arrabbia anch’egli troppo se le cose non girano come vorrebbe.

Djokovic in campo in semifinale contro Alcaraz (foto Rdosport Marta Magni Images)

Ecco perché forse è accattivante pensare a questo Roland Garros come lo slam di Casper Ruud, il norvegese tranquillo che da piccolo si è fatto qui i selfie con Nadal e che zitto zitto è arrivato un altra volta in finale. Con un bel sorriso stampato in faccia e con una regolarità di altissimo livello.

(foto Rdosport Marta Magni Images)

Il vincitore sarà premiato dal sopracitato Yannick Noah. Di nuovo sul centrale dopo aver suonato insieme a Matts Wilander, battuto nel lontano 1983 proprio dal francese.

Wilander alla chitarra mentre Noah canta nella giornata pre-Roland Garros 2023 (foto Rdosport Marta Magni Images)

Noah tornerà sul suo campo da vincitore 40 anni dopo come aveva già fatto Adriano Panatta, anche lui a 40 anni dal 1976, nel 2016. Quell’anno vinse Novak Djokovic. Corsi e ricorsi storici.

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