Finale Scudetto: si va a Gara 3 tra Fasano e Sassari – L’intervista al CT Trillini
Uno pari, palla al centro.
E quando il centro è il Pala Zizzi di Fasano, gli equilibri sono pesantemente spostati. Fasano vince Gara2 con molto merito in casa, superando Sassari di ben sei reti, 32-26, con un supporto da parte del proprio pubblico da stadio.
Da vero stadio. Aggiungiamo pur trovandosi in una palestra piccola, troppo piccola per una finale scudetto con i tifosi pugliesi a pochi centimetri dalla linea laterale del campo.
La palestra dell’Istituto Alberghiero ha fatto da cornice ad una gara che è immediatamente partita a favore dei padroni di casa, che hanno segnato le prime tre reti in tre minuti di gioco.
La Junior Fasano si è sempre costantemente mantenuta ben a distanza dai sardi, che di fatto non sono mai riusciti a recuperare il gap proprio di inizio partita. Certo, recuperando anche uno svantaggio di sette reti, ma mai portandosi al di sopra del -3.
Secondo il tecnico nazionale Riccardo Trillini “Fasano ha una marcia in più rispetto alla compagine sarda, ovvero una panchina più lunga e più compatta. Vito Florio (il coach pugliese, ndr) può contare su diverse soluzioni per la sua squadra. Più rotazioni e più cambi a disposizione.”
Tutto vero, come altrettanto vero che Sassari ha giocato decisamente al di sotto delle sue possibilità. “Ci è già successo quest’anno – racconta il ds Andrea Giordo – dobbiamo sentirci con l’acqua alla gola, per giocare come sappiamo.” E forse vedere lo scudetto così vicino ha fatto scattare qualche blocco psicologico ai giocatori sardi.
Lo scudetto si assegnerà così sabato sera. “Mi aspetto una partita simile a quella appena vista – è ancora Trillini a parlare – penso che Fasano resti favorito, ma una partita secca di questo genere può creare emozioni e reazioni inaspettate. Per cui la contesa resta aperta.”
Umberto Bronzo sgrida un po’ la sua squadra. “Oggi non abbiamo praticamente giocato, siamo stati troppo molli. Ma abbiamo ancora la possibilità di recuperare.”
Alla fine delle partita anche i giocatori della Raimond si sono stretti tutti insieme in cerchio, applaudendo il calorosissimo pubblico del Fasano. Una finale scudetto che resterà, comunque vada, nella storia del club sardo. Una finale che nessuno vuole perdere, ma che il Fasano di gara 2 ha dimostrato meno paura di vincerlo.