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Main Draw a Malmö: Danimarca-Croazia miglior match dei mondiali?

Se avevamo accennato che la pallamano in nord Europa può eguagliare il calcio, possiamo assicurarvi la veridicità dell’affermazione. Alla Malmö Arena, stadio recentissimo con 12600 posti per gli eventi sportivi, ieri si sono registrate 10420 persone.

La Malmö Arena gremita di tifosi (foto Rdosport & Marta Magni Images)

E se il pienone si è visto per il match clou della giornata, Danimarca-Croazia, gli amanti dell’handball non si sono fatti sfuggire i due incontri precedenti, USA-Bahrain ed Egitto-Belgio. La giornata del 28th IHF World Championship a Malmö è iniziata con la facile vittoria del Bahrain sugli Stati Uniti, 32-27, match concluso senza sorprese con gli arabi costantemente in vantaggio.

Hasan Alsamahiji, ala sinistra del Bahrain (foto Rdosport & Marta Magni Images)

E se il punteggio non ha creato scalpore, con gli americani ultimi a zero punti nel girone, lo ha dato l’espulsione di Paul Skorupa, sorpreso dalla moviola a…mordere il braccio del capitano del bahreinita Husain Al-Sayyad. Cartellino rosso e poi blu, nonostante le proteste dell’americano. L’hummel MVP del match comunque è stato uno statunitense: Alexandre Chan Blanco.

Gli egiziani si prostrano in segno di ringraziamento (foto Rdosport & Marta Magni Images)

Il secondo match, tra faraoni e Mohamed (i due migliori tiratori) è stato teatro di un altro dominio arabo. Gli egiziani, primi nel girone con un netto 6/6, hanno comandato nel primo parziale e gestito il secondo, vinto però dal Belgio. Se la partita vista dall’esterno non dava dubbi sulla gestione araba, in conferenza stampa Coach Roberto Parrondo ha dichiarato la stanchezza dei suoi che non hanno giocato tutti i 60 minuti allo stesso livello (intanto l’Egitto è comunque in testa solitaria nel girone).

Il team danese all’inno (foto Rdosport & Marta Magni Images)

Terzo incontro: il miglior match dei mondiali (di già? Probabilmente).
32 pari, nessun vincitore e uno stadio da paura. Si comincia con il coro della Danimarca cantato a cappella, giusto per far capire all’1% dei tifosi non-danesi con cosa avrebbe avuto a che fare il team croato.

Il danese Gidsel al rigore (foto Rdosport & Marta Magni Images)

La Croazia è quarta nel girone, ben lontana dalle prime posizioni per la qualificazione alla fase finale, ma non per questo i balcanici si sono dati per vinti. Anche per evitare che la Danimarca prenda troppa distanza. Sfiorata infatti l’impresa di vincere sui campioni mondiali uscenti, con un tiro allo scadere dalla metà campo di Cindric poco sopra alla traversa.

Il tifo croato alla Malmö Arena (foto Rdosport & Marta Magni Images)

Dal 2015 la Danimarca non registrava un pareggio. I croati sono arrivati a +4 nel primo parziale, ma i danesi non si sono fatti impaurire: con lo stadio che trascinava Hansen e Landin, sono sempre riusciti a contenere la furia balcanica, superandola a +1 a fasi alterne. Risultato quindi giusto per l’incontro che ha fatto respirare veramente un’aria di mondiali sugli spalti della Malmö Arena.

 

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