Alessio Francescon 23 anni con la Pallamano Belluno e l’emozione dell’esordio in A2
Meno di un mese all’esordio in Serie A2 per la Pallamano Belluno. Gli allenamenti si intensificano e dalla prossima settimana ci sarà al lavoro, agli ordini di Darko Pranjic tutta la rosa al completo, compresi i tre nuovi stranieri e l’ex nazionale Argentin a cui è stato concesso qualche giorno di vacanza in più. Il resto della squadra si sta allenando 5 giorni a settimana alle attenzioni di coach Omar D’Ambros e del preparatore atletico Nicola Armenise. Sedute molto intense in cui tutti i ragazzi non si stanno certo risparmiando.
“Dobbiamo farci trovare pronti per questo avvenimento davvero importante per noi e per tutta la nostra provincia.” A parlare è il veterano del gruppo, il bellunese doc Alessio Francescon, 33 anni il prossimo 4 settembre, da sempre titolare della Pallamano Belluno. “Ho iniziato a giocare a soli 10 anni, quando ero in quinta elementare. Per questo devo ringraziare la maestra delle scuole Gabelli Barbara Buzzatti, che mi ha fatto conoscere questo sport. In famiglia ci hanno giocato anche i miei fratelli Bruno e Danilo, per la gioia di mio papà che ogni volta prima di ogni incontro ci raccomandava di fare attenzione, di non farci male, altrimenti non potevamo dargli una mano nel suo lavoro di meccanico. Ma poi quando poteva veniva anche lui a vederci giocare, insieme a mia mamma.”
Quindi una famiglia di giocatori di pallamano in una provincia, come quella di Belluno “in cui è sempre stato difficile anche spiegare cosa fosse questa benedetto sport. “A volte i miei amici mi guardano ancora come un marziano. ‘Ma come non giochi a calcio o a pallavolo?’ Ma a me è sempre piaciuto troppo l’handball. I miei primi allenatori sono stati Massimo De Francesco e Omar D’Ambros (che sono ancora nell’entourage della società dolomitica, ndr).Ed ora eccomi pronto a mettermi di nuovo in gioco.”
Nella vita di ogni giorno Francescon è ingegnere. Lavoro e sport non sono impegni facili da conciliare. “Magari riesco ad allenarmi 4 volte anzichè 5, ma l’impegno è sempre al massimo.”
Una vera sorpresa questo esordio in serie A per la Pallamano Belluno.
“Siamo sempre stati una squadra che giocava per divertirsi. Molti nostri avversari erano più attrezzate di noi. Giocare in serie A è così sempre rimasto un sogno nel cassetto. Devo ringraziare la società per questa grande opportunità che stanno dando non tanto a me, ma soprattutto ai più giovani.”
Alessio è sempre stato l’uomo-gol del Belluno, il ruolo da terzino sinistro è uno dei piú determinanti in un’equipe di handball.
“Sarà difficile ritagliarsi un posto, come è giusto che sia, la società è andata a comprare atleti in particolare nel mio ruolo.” Cosa che però non frena gli entusiasmi di Alessio. “Voglio dare una buona mano al gruppo. La fisicità dei tre stranieri sono tutta un’altra cosa rispetto la mia (anche se Francescon non ha poi un fisico tanto male (con i suoi 186 cm d’altezza ed i suoi 75 kg, ndr) ma ciò non toglie che faremo di tutto pur di non lasciare a loro tutto lo spazio. Per noi rappresentano uno stimolo per migliorarci ogni giorno.”
Un Belluno che si presenterà come un mix di tante esperienze diverse e di lingue.
“Già adesso facciamo fatica a capire quando Gelo (un’altro nuovo arrivo, ndr) parla il siciliano stretto. Sarà però anche questo molto bello, un motivo per crescere anche culturalmente.”
È tutta una scoperta questa A2. “A me piace giocarla, la pallamano, ma so che è uno sport bellissimo anche per chi non l’ha proprio mai visto. Speriamo che tutto ciò sblocchi un po’ questi ragazzi che nelle ultime generazioni sembrano poco propensi a praticare dello sport in modo serio.”
Il 3 settembre l’esordio del Belluno in casa contro il Palazzolo. Ed ecco l’appello finale di Alessio Francescon: “Venite a a fare il tifo per noi, la pallamano vi piacerà e non potrete più farne a meno.”