Dopo due anni eccoci di nuovo al Foro Italico, invaso da appassionati, turisti, con tanto di record di presenze giornaliere. Non siamo più abituati a vedere una folla del genere. Tutti in piena libertà, senza green pass e mascherine. Certo che a volte si fa fatica pure a camminare ed è esploso un caldo estivo non facile da sopportare.

Ecco perchè vi consigliamo di rifugiarvi in qualche angolo nascosto del Foro, approfittando magari per vedere il dietro alle quinte del torneo, un’angolatura privilegiata, che per un’oretta vi farà sentire dei veri protagonisti. Appuntamento così vicino alla postazione di Supertennis, dove troverete Maria, pronta ad accompagnarvi. Non una guida qualsiasi, Maria Masini è stata anche numero 887 nelle classifiche ATP, non ha sfondato nel mondo professionistico, ma è rimasta legata allo sport del tennis. Ed è anche la migliiore giocatrice senese di tutti i tempi. Tra una partita ed un’altra, qualche open di singolo e doppio lo sta giocando ancora, a Roma impegnata in un’attività legata a quello che sta diventando la sua prima occupazione, nell’ambito del marketing, comunicazione. e della gestione dei social media.

Si incrociano diversi giocatori, quelli pronti per entrare a giocare e che aspettano l’ok per dirigersi sul campo assegnato, come il serbo Djere che sul Pietrangeli andrà ad affrontare lo svizzero Wawrinka, ad altri che semplicemente stanno passeggiando.

“Facciamo circa 15 tour al giorno, alla fine è quasi un allenamento, ho contato piû di 14 chilometri, in cui ne vediamo di tutti i colori – racconta Maria – quando un tifoso riconosce qualche giocatore a volte dobbiamo tenerlo a freno. Quasi impazziscono dalla felicità.” La parte più emozionante e’ attraversare il tunnel dei campioni, che collega sottoterra i campi laterali al Pietrangeli. Ci sono tutte le foto dei campioni del Foro, da una parte i maschietti, dall’altra le femminucce. “Quale grande campione manca in questa galleria?”  Maria lo chiede a tutti gli ospiti, che all’unisono rispondono Roger Federer, che qui perse in finale più volte, quella contro Mantilla, nel 2003,  la più clamorosa.   “Ogni volta cerchiamo di inventarci qualcosa di nuovo da raccontare, ma con tutti i nomi importanti che ci sono qui la cosa riesce abbastanza facile.” Ci sono foto di Rod Laver, Nicola Pietrangeli  Adriano Panatta, Chris Evert, Martina Hingis, tanto per fare qualche nome. Gli ultimi campioni hanno il privilegio di avere la loro foto a colori, mentre tutte le altre immagini sono rigorosamente in bianco e nero, così quasi ad evidenziare il tempo che passa.

Dopo il tunnel i corridoi sotterranei continuano, si vede l’ingresso nel Pietrangeli e pensi a quando Adriano Panatta entrò da qui nel 1976 per vincere il suo torneo preferito, battendo l’argentino Guillermo Vilas.

E poi passando dal player desk, eccoci proiettati nel campo centrale. Qualcuno riconosce Simone Bolelli che si presta pure per una fotografia. Sul centrale non si gioca, ha da poco finito la numero uno del mondo, la polacca Swiatek e si riprenderà solo in serata con il derby tra Fognini e Sinner. Un’occasione d’oro per entrare nella fossa dei leoni e vedere dal basso l’imponenza di questo stadio.

Il tour si completa poi con un passaggio volante nell’ area stampa, che si trova sempre sul campo centrale per poi chiudere con un occhiata a quelklka zona off liomits riservata ai soli giocatori, ristorante e zona di relax.  Se ne ricnoscono tanti di campioni, da Kchachanov, a Musetti presente anche se per infortunio non ha potuto giocare questa edizione. E poi ecco il gran finale. Si quello è proprio Rafael Nadal, insieme alla sua cara mogliettina.

Sbrigata prima del previsto la pratica Isner, dopo un ulteriore allenamento defatigante, ecco Rafa prendere la strada dell’hotel. E così tutti si sentono un pò campioni. E se non puoi farti una foto con lo spagnolo, ecco quella con Maria Masini alla chiusura di questo bellissimo tour. E scusate se é poco.