Bercy: Djokovic e i giovani che avanzano
L’appuntamento di Parigi Bercy è di quelli da non mancare. L’ultimo master 1000 della stagione, a volte programmato anche solo qualche giorno prima del master finale, quello che fino l’anno scorso si giocava alla O2 Arena di Greenwich a Londra e che fra qualche ora si disputerà per la prima volta a Torino. Un torneo che riserva spesso grandi sorprese, anche perché chi si è già qualificato per il Master magari decide di non giocarlo per prepararsi meglio al super evento riservato ai magnifici 8. Quest’anno manca solo Matteo Berrettini che, dopo Vienna, ha deciso di effettuare un piccolo peet stop. Ma per il resto ci stanno proprio tutti. Djokovic, Medvedev, Zverev, Tsitsipas Rublev,Ruud, Hurkatz, Sinner. Frtitz Ma anche gente come DImitrov, Murray Monfils, sempre belli da vedere, insieme ai nuovi giovani terribili come Alcaraz, Korda e gli italiani Sonego, Fognini, Musetti. Ormai ci si sta abituando intanto a non vedere più ne Federer ne Nadal.Un piacere ed un onore essere tra i pochi fotografi presenti e poter così immortalare la vittoria del numero uno serbo Djokovic in una finale nobile, riproposizione delle finali slam di qest’ anno di Melbourne e New York.
Vi propongo così qualche scatto in cui non può mancare anche il fenomeno francese Hugo Gaston, un metro e settantatré di continue invenzioni d’antan, con palle corte insidiose alternate a palle altissime degne di un pallettaro di quarta categoria, e conclusioni a rete esemplari. Si è visto davvero del bel tennis quest’anno a Bercy. Le sfide poi tra i giovani Sinner ed Alcaraz, ma anche quelle di Korda con Medvedev, sono lì a farci capire che il cambiamento generazionale del tennis è ormai ad uno stato molto avanzato. A tale proposito eccovi la riflessione del mental coach Paolo Loner di Sportforlife
“Forse mai nella storia abbiamo avuto così tanti giovani, di livello e nei primi 100 al mondo! Questo è il vero valore aggiunto di questo momento storico. Non è mai successo nella storia o se è accaduto non certo nell’epoca del tennis moderno. Questo significa che la crescita del livello tennistico, fisico, tattico e mentale avrà un importante sviluppo. Avremmo da studiare diversi tipi di tennisti, dal “piccolo” al “grande”, dal giocatore intenso a tuto campo a quello aggressivo da fondo al giocatore che varia fino a far perdere il ritmo della partita. È atterrato un carico di tennisti umani che segneranno la storia, un pò come l’epoca degli olandesi al Milan (per usare un riferimento calcistico). Ci troviamo davanti ad almeno 10 anni di sfide e di tornei di altissimo livello con giocatori che avranno da insegnare alle giovani leve moltissimo. Cosa apprendiamo oggi da questa situazione così per come è? Che ogni atleta va allenato cercando di far emergere le sue qualità, i suoi muscoli fisici e mentali per fare emergere la sua unicità.”
Insomma mentre Djokovic continua a non mollare, il tennis dimostra di essere più che mai vivo, malgrado i grandissimi Federer e Nadal proveranno nel 2022 ancora a competere prima del loro addio definitivo.
Nel mentre eccovi la gallery di Bercy 2021 fatta di vecchio e nuovo, tutto brillantemente insieme. Buon divertimento. (©rdosport foto di Roberto Dell’Olivo riproduzione riservata)