La pallavolo in tempi di pandemia
Dopo la serie A e la serie B sono ripartiti anche i campionati regionali del Volley. Finalmente una buona notizia anche se in Veneto soltanto la prima giornata si è giocata in zona gialla, almeno le prossime due partite si disputeranno infatti con la regione in zona arancione e c’è ancora da considerarsi fortunati che si possa continuare a giocare.
Ma quanta differenza vedere un match rispetto ad un anno fa. Innanzitutto è già un grande privilegio poter guardare la pallavolo dal vivo. Per farlo devi essere infatti tra i dirigenti designati dalla società che disputa l’incontro, ovvero ricoprire un ruolo previsto dai nuovi protocolli covid, tra i quali c’è anche quello del giornalista e del fotografo.
Se poi hai superato questo primo ostacolo, devi compilare un modulo in cui dichiari di stare bene, di non aver avuto contatti con positivi, il tutto dopo che il responsabile covid ti ha misurato la febbre. Ovviamente con mascherina portata coprendo naso e bocca.
Certo non puoi più arrivare all’ultimo momento. L’arbitro deve essere ben informato su tutti i partecipanti all’incontro, non più solo quelli del rettangolo di gioco ma anche tutti quelli che sono autorizzati a sedersi in tribuna.
IL NUOVO SALUTO
Anche per i giocatori è la prima volta e c’è da fare l’abitudine. Non si può più salutare gli avversari sotto rete, tanto meno stringere la mano e allora ecco il nuovo saluto. Ci si guarda tutti allineati nella propria linea dei tre metri. A debita distanza, ma comunque con tanto di mascherina addosso. Che poi ci si toglie appena inizia la partita e che comunque già non si usava durante il riscaldamento. Un applauso diventa la nuova stretta di mano.
L’arbitro con mascherina sale sul seggiolone per poi togliersela, sfido io altrimenti mettersi a fischiare.
Un po’ di gel per lavarsi le mani direttamente al tavolo del segnapunti certo non guasta.
IL CAMBIO CAMPO
E attenzione nel cambio campo tra un set e l ‘altro ecco la new entry della pulizia delle panchine. Mica ti puoi sedere la dove fino a un’istante prima ci stava un tuo avversario. E così ecco un addetto alla sanificazione anticipare i giocatori e passare con un panno le panchine. Tutte gestualità nuove e certo non ancora automatiche.
Se il pallone finisce in tribuna c’è chi vuole pure che il pallone venga sanificato. Potrebbe essere mezzo di contagio. Per cui me ne guardo bene da capirlo con le mani se arriva per caso nelle mie vicinanze.
I giocatori in panchina portano la mascherina, salvo togliersela in caso di ingresso in campo. Che poi magari si ricordano di levarla solo all’ultimo momento, lanciandola ad un proprio compagno, salvo rifarsela consegnare in un secondo momento. Passaggi difficili e che certo limitano possibilità di contagio, ma non possono di certo azzerarla.
A fine match si ripete il saluto d’inizio incontro e poi chi ha vinto può’ dare il via ad una piccola festa, qualche salto e abbraccio concesso all’interno della stessa squadra.
Il tutto filmato daI nuovi video operatori. Ormai un po’ tutte le società si sono attrezzate per fare vedere i propri match in diretta con Facebook. Se poi uno non usa i social, ecco i messaggi whatsapp sui vari gruppi dei genitori, dei tifosi,dei dirigenti, che non hanno potuto entrare.
COMPLIMENTI A TUTTI
Il primo week end della serie C del volley veneto è passata senza intoppi. Anche se qualche responsabile covid ha già chiesto di andare in vacanza. Tra carte da compilare e poi archiviare controlli e un po’ di stress da prestazione si arriva davvero stremati alla domenica sera.
Cosa non si fa per poter tornare a giocare. Il risultato passa così quasi in secondo piano. E’ considerato già un successo che la partita si sia disputata senza altri ulteriori intoppi.
Prima delle cronache dei vari incontri oggi vogliamo fare i nostri più sentiti complimenti a tutte le società. Che non hanno mai mollato e anche con sforzi davvero immensi hanno retto l’urto di ogni protocollo possibile e immaginabile.