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Il sorriso contagioso di Gloria De Kunovich fa tappa in Sardegna

La pallavolo ed i viaggi sono il dna della bellunese Gloria De Kunovich, 31 anni a fine novembre, da oltre dieci anni in giro per l’Italia, titolare in serie B2. E’ passato tantissimo tempo che ormai a Belluno non si ricordano più nemmeno quasi chi sia. Un cognome che evoca storie importanti della pallavolo bellunese, ma Gloria ha una sua identità, è una cittadina del mondo, solare, genuina, che ha scelto di dedicare la sua vita al volley. “Non ho mai avuto le caratteristiche per diventare una super giocatrice, il mio target è la serie B2. Questa è la mia giusta dimensione, anche se sono anche arrivata ad un passo dalla promozione in B1 con il San Vitale Montecchio.” 

Gloria De Kunovicnh con un pallone di pallavolo con riprodotti i quattro mori simbolo della Sardegna

Gloria ricopre il ruolo in campo dell’opposto, ma è soprattutto leader di ogni spogliatoio, a qualsiasi latitudine si sia trovata. “Ho sempre legato con tutte le mie compagne, penso che la scelta di avermi in squadra sia proprio dettata anche da questo fattore.” 

Per scoprire qualcosa di più di Gloria si deve curiosare sulla sue pagine social dove di recente ha postato splendide immagini di spiagge del cagliaritano. “Non amo particolarmente essere intervistata – ma  in questo caso faccio molto volentieri un’eccezione. D’altra parte conservo ancora alcuni articoli che avevi scritto per IL GAZZETTINO, quando a soli 13 anni giocavo con il  Sedico.”

L’intervista in uno scatto fotografico

Il tempo passa in fretta, soprattutto quando ci si diverte!  Sono fortunata davvero, basta guardare in che angolo di paradiso sto vivendo.”

Il luogo d’incontro di questa intervista con annesso piccolo servizio fotografico, sono le dune di Porto Pino, a qualche chilometro di distanza da Cagliari verso l’Isola di Sant’Antioco. Certo che Gloria  accanto all’ immagine della Sardegna riprodotta con dei sassi sulla sabbia non può che fare invidia. 

Gloria De Kunovich e l’immagine della Sardegna ricostruita sulla spiaggia di Porto Pino

“Lo so, ma ai tempi è stata una scelta impegnativa, fare le valige, partire all’ avventura, alla ricerca della mia strada e la mia dimensione. Era un mio sogno quello di poter viaggiare giocando e l ‘ho realizzato. Sono davvero soddisfatta. E poi ho sempre trovato persone che hanno creduto in me, con cui ho creato anche rapporti profondi. Matera è uno dei luoghi dove mi sono trovata decisamente meglio, ma anche a Palermo è stato super, come pure in Calabria. Mancava la Sardegna e quando il San Paolo Cagliari mi ha cercato ho subito accettato la proposta.” 

Non hai mai pensato di poter tornare a giocare anche a Belluno?

“Guarda c’è Walter De Barba che ogni volta che mi vede non perde occasione per chiedermelo. Ovviamente lui vuole che io giochi nel suo Sedico (di cui è il presidente, ndr), ma malgrado sia molto affezionata a lui, non ci sto ancora pensando. E’ vero non sono più giovanissima, magari faccio fatica a ricordarmi tutti i posti dove ho giocato, ma so per certo che voglio continuare a vivere queste esperienze in giro per l’Italia il più a lungo possibile. Magari trovo l’anima gemella in Sardegna e mi stabilisco qui per il resto della mia vita. Ho intanto iniziato anche ad allenare i più piccoli. Mi piace poter trasmettere la mia passione per questo sport, che resti qualcosa di me nelle persone che incontro. E vedo una naturale evoluzione della mia vita sportiva proprio in questo cambio di ruolo, ma sia chiaro il più tardi possibile. Dipendesse da me giocherei fino a 50 anni.”

Le dune di Porto Pollo con Sant’Antioco sulla sfondo

Quindi Belluno può attendere.

“Penso proprio di si, anche se sono tornata già un paio di volte da avversaria e pure vincendo. L’anno scorso ero a Udine nello stesso girone del Cortina Express  e così ho giocato al Palasport De Mas. E’ stata un’emozione fortissima. Conosco l’ambiente anche se c’è stato un cambio generazionale rispetto ai miei tempi. Bellunesi nel mondo si, ma un po’ di nostalgia resta sempre.

E questa estate comunque un tuffo nella sabbia lo hai fatto pure nel campo di beach di Sedico.  “E’ successo anche questo, ecco in realtà sono già tornata a giocare a volley anche a Belluno.”

Ci ride sopra Gloria, che in realtà sta pensando al prossimo campionato.

“Speriamo davvero di poter iniziare, di questi tempi dobbiamo stare molto attenti. E’ dura per tutti, ma la pallavolo e lo sport in genere devono continuare a vivere . Si alla mascherina e tutte le precauzioni da adottare, ma non fermateci.

Fino a ieri ci siamo allenate tutti i giorni regolarmente, magari facendo la doccia direttamente a casa. Io vivo a Cagliari con una mia compagna di squadra. Ho una giornata libera, il giovedì, in cui approfitto per andare alla scoperta delle bellezze del territorio. E ho modo così di ricordarmi quanto sono fortunata. Faccio quello che più mi piace, gioco a pallavolo, mi diverto e continuo a vivere in posti davvero unici.“

Un percorso originale, che dà coraggio anche a chi non ha le caratteristiche per diventare un campione del proprio sport e che si riassume in questo piccolo proclama di Gloria De Kunovich: “Vivete le vostre passioni intensamente, non vi pentirete mai.”

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