COPPA DAVIS QUARTI DI FINALE ITALIA FRANCIA 1-1 a Genova
Dove eravamo rimasti ? Beh si a Rotterdam alla conquista del numero uno di Roger Federer, dopo aver vissuto l’estate australiana in quel di Melbourne. Era tempo di ripartire. “Dai vieni a Genova, non è poi così lontano, c’è la Coppa Davis Italia contro Francia. A parlare è il direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta. Ma lui abita a Firenze, che certo non è così lontano da Genova. Da Belluno, dove mi trovo ogni tanto a vivere, ci vogliono oltre 6 ore di auto per arrivare in Liguria. C’è da scegliere solo il percorso, o si passa per Verona, Brescia, Piacenza o si taglia dritti su Bologna, passando per Parma e La Spezia. In treno il tragitto migliore ti porta invece ad arrivare fino a Milano. Insomma se giocavano a Parigi era meglio. In un ora e mezza di volo ero arrivato. Fa niente. E poi a Genova non ci sono mai andato. Il maestro del circolo di Pedavena Norcen Fabio Barone è originario di Genova, lui ha insegnato proprio nel circolo dove si gioca la Davis e mi ha detto che mi troverò molto bene nella sua città d’origine.
Decido comunque di spezzare il viaggio d’andata , passo per Bologna a salutare l’amico Matteo quello dell’Almanacco del Tennis, a proposito fateci un pensierino, è davvero un libro fatto molto bene e poi quest’anno ha pure messo le foto targate RDO!!!!! Un bel piatto di pasta in compagnia prima di approdare in un bel rifugio notturno vicino a Parma, in un convento , un’abbazia una vera e propria chicca, con ripartenza il venerdì mattino giusto in tempo per la cerimonia di presentazione. La marsigliese l’avevo già sentita a Lille in occasione della finalissima Francia Belgio il novembre scorso.
Qui ci aggiungiamo anche l’inno di Mameli e siamo pronti di nuovo a seguire un match di Coppa Davis.
Peraltro il secondo del 2018 dopo GERMANIA AUSTRALIA in quel di Brisbane a febbraio. Sia mai che decidano davvero di abolire il formato attuale snaturando completamente il senso di questa competizione. Anche Noah è contro le nuove idee di David Haggerty il presidente della Federazione internazionale.
Il presidente della federazione internazionale tennis David Haggerty a Genova qui a destra vicino a Nicola Pietrangeli e al presidente Fit Italia Binaghi. (©rdophoto)
“L’atmosfera della Davis è unica e irripetibile. Oggi a Genova è stato bellissimo ma anche a Valencia tra Spagna e Germania il clima è stato a dir poco unico” parole di Yannick alla fine della prima giornata dei quarti di finale Italia-Francia.
Molti i francesi presenti a Genova , molto organizzati, sicuramente di più di noi italiani quanto a tifo. Cantano, suonano con le trombe, hanno pure i tamburi. Fa specie però sentirli suonare le canzoni dei Ricchi e Poveri e soprattutto Umberto Tozzi. Ti amo e Tu!!!! E’ no così non vale! I tifosi italiani non ci stanno, quelle canzoni sono nostre !!! E poi cantate in francese sono proprio brutte. Nasce una bella competizione sugli spalti.. Il colore delle maglie si avvicina dal blu scuro dei francesi all’azzurro degli italiani.
Ci sono poi anche Asterix e Obelix oltre a qualche moschettiere.
In campo troviamo i resti dei campioni in carica. Della finale troviamo solo Lucas Pouille e Herbert. Out Gasquet e Tsonga, ma non c’è nemmeno Monfils. L’Italia è invece al completo con in più la new entry Berrettini. Sugli spalti c’è comunque anche lo spezzino Giannessi. Che in Davis aveva giocato l’anno scorso a Charleroi nei quarti contro il Belgio, a risultato già acquisito.
I primi a scendere in campo sono Lucas Pouillle e Andreas Seppi il cui ultimo match è stato la semifinale di Rotterdam contro Roger Federer.
Cinque set, un match che sembrava dovesse finire in tre set per il francese e che poi sembrava essere nelle mani di Seppi fino all ‘inizio del quinto set, per poi ritornare esattamente al corso di inizio incontro. Vince alla fine il più giovane Pouille. Andreas si consola guardando il match di Fognini insieme alla sua giovane mogliettina.
Fabio vince in quattro set poteva farcela anche in tre ma poteva anche rischiare di arrivare al quinto. Sta bene fisicamente e sta giocando decisamente bene, Ma poi perde concentrazione su una palla che l’arbitro segna out, se la prende con Chardy, reo di avergli dato una spallata in un cambio campo
“Ma i giovani d’oggi sono così” sdrammatizzerà a fine match il coach transalpino Noah
Fogna si rivela ancora una volta uomo decisamente da Davis.
Si finisce così la prima giornata in pareggio. Tutti contenti in attesa di un doppio che potrebbe essere la rivincita di un Australian Open di qualche anno fa: Bolelli Fognini contro Herbert Mahut. Allora vinsero gli azzurri. A Genova io considero però favoriti i galletti francesi. Ma francamente spero di sbagliarmi.