TOP

Turisti fai da te, da Charleroi a Dinant. Cronaca di una gita in Belgio

Tre giorni in Belgio. Charleroi è ad un’ora di treno da Bruxelles ma anche ad un’ora dal confine francese ed il Lussemburgo non è  poi così distante. Va bene il tennis, ma magari sabato mattina si può anche trovare il tempo per visitare qualcosina. Il doppio inizia alle 15. Se ci si sveglia prestino si può anche fare. Stefano vuole andare a Bruxelles. Alle 9 siamo alla gare di Charleroi sud.  Avete mai sognato di trovarvi in un aeroporto e guardare gli aerei in partenza e scegliere lì per lì la località da visitare ??  Beh questo è quello che in piccolo ho deciso di fare sabato mattina alle ore 9.15.  Macché Bruxelles, Stefano andiamo a Namur.   Namur ? sì dai ci vuole solo mezz’ora il treno parte alle 9.35, per Bruxelles dobbiamo aspettare le 10.  Il mio amico non è proprio così convinto… ma alla fine facciamo il biglietto andata e ritorno  7 euro per Namur.  Senza colazione saliamo sul treno, puntualissimo al binario 5. “Aspetta, aspetta, no non andiamo a Namur, non troppo lontano si trova un altro  paesino più carino, Dinant su un fiume… andiamo lì…. “. Stefano ha un illuminazione, ma dai ci sono già stato in questo posto.”  “Ma che dici, impossibile.” Si si, ci sono arrivato in camper.”  Boh lascio sospesa questa cosa che non mi convince per nulla.

A Namur abbiamo il tempo solo per un cappuccino ed una tartlette  au pommes. Poi ci sono altre 4 fermate circa 25 minuti di treno per arrivare alla destinazione finale.  Dinant,  il paese di Adolphe Sax, l’inventore del sassofono,  cittadina ricordata anche perché qui il generale Charles de Gaulle venne ferito in guerra il 15 agosto 1914.

dinant.jpegLa statua di Charles de Gaulle – Dinant (©RDOphoto)

sax.jpeg

Uno dei tanti sassofoni sul ponte sul fiume Mosa a Dinant (©RDOTENNIS)

Allora Stefano,  sei davvero già stato qui?  C‘è lo stesso parcheggio dei camper, ma non ricordo mica quella chiesa lì? Mah chissà dove sono stato. (Una volta rientrati in Italia l’illuminazione  “hai ragione non ero mai stato in quel paese, mi sono confuso con un’altra cittadina tedesca2).  Una visita all’eglise, con uno schizzo ricordo….. e poi su fino alla Cittadella, con la nostra guida franco fiamminga, George.

george.JPG

din.jpeg

Una giornata di sole stupenda… due ore di passeggiata e poi via di ritorno a Charleroi… in tempo per la cerimonia di presentazione delle due nazionali Belgio ed italia..  e per immortalare la vittoria del doppio italiano, ma di questo ne abbiamo già parlato.

Dove andiamo a cena? Patrick il responsabile stampa ci indica la Brasserie  de la DigueUbaldo (Scanagatta per gli amici) ci conferma : “Ok dai devo finire giusto ancora due righe e poi vi raggiungo.”  Intanto ci beviamo una birra. ma dell’Ubaldo non c’è traccia. Vuoi vedere che ci ha depistato ed è andato da un altra parte?  Eccome no…..   eccolo li comodamente seduto al Ristorante de la Digue a mangiarsi un piatto di cozze. Ok dai  non resta che trovarsi dopo per un caffè. La digue diciamo che era azzeccato… Tra ristorante e brassserie ci sta però  giusto una piccola differenza.

Si è fatta notte, quasi l’una,  ma Stefano non ci pensa proprio a dormire ed  è proiettato già al domani… “Si va a Bruxelles….”   Ho ancora un po’ di forza per controbattere: “Secondo me restiamo  a Charleroi  ci sarà pure qualcosa da vedere anche qui.”

A parte quel fumo della fabbrica Thy  Marcinelle,  lì a ricordare il centro minerario noto per l’incidente dell’8 agosto 56 che costò la vita a 262 minatori.

thy.jpeg

La domenica il centro si colora con il mercato dei fiori e delle pulci.

CENTRO CHARELEROI.jpeg

Una brioche presa al mercato e consumata dentro un caffè… in tutti i sensi….  ci consola della sconfitta di lì a poco di Lorenzi contro Goffin.

bricohe.jpeg

 

Finisce qui la Davis 2017 per l’Italia. Un taxi ci riporta in aeroporto.  “Chi ha vinto?”  ci chiede il giovane taximan.  Avete vinto voi. “Bene dai. Voi italiani siete bravi al calcio, ma non tanto a tennis…”

Gli diamo ragione… anche se forse con Fognini poteva anche andare diversamente..  Buona fortuna per la vostra semifinale… con l’Australia..

Un giretto in Belgio vale sempre la pena farlo. E’ un paese che si conosce magari un po’ pochino, ma che turisticamente ha molto da proporre… dai Stefano ci torniamo anche a  settembre, magari ti accontentano e giocano a Bruxelles.

 

 

 

 

 

 

Rispondi