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Diario dall’Australia/ 22b Sydney day and night

Ce ne ho messo un po’ a scendere da questo ponte, è che c’è una vista talmente spettacolare  a 360 gradi, che merita davvero fermarsi a lungo, anche solo a guardare il via vai delle varie barchette nella baia.  Una volta nell’altra sponda, ecco poi che ogni prospettiva cambia di nuovo. E sembra quasi un’altra città.  Take your time!

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Però tornare  a Circular Quay di nuovo a piedi,  sull’Harbour bridge, direi anche no!   Molto meglio prendere un ferry a 8 dollari australiani, passando sotto il ponte ed arrivare senza troppi affanni,  sentendosi piccoli piccoli di fronte al transatlantico.

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In serata il passeggio da Circular Quay all’Opera House si anima sempre più, ci sono dei disco bar tipicamente da aperitivi davvero notevoli.. e poi cè pur il fuoriprogramma della partenza della nave crociera… Che è talmente alta da non poter passare sotto l’Harbour bridge..  Ci vuole parecchio tempo per le manovre di partenza.

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Intanto si fa quasi ora di cena…. i ristoranti qui attorno sono di fatto tutti proibitivi; un solo piatto supera i 40 dollari australiani… Per cui ecco la soluzione di riserva, quella che può andare sempre bene in qualunque parte del mondo ci si possa trovare. Un bel cheesburger al Mc Donald..   8 euro compresa una Coca cola, rigorosamente senza ghiaccio,e per sta volta va bene così, peraltro dopo un pranzo, decisamente molto più salutare, a base di sushi.

Si fa presto notte, l’ultima visione di Circular Quay e dell’Opera House illuminata sarà anche l’ultima immagine della giornata passata a Sydney .

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Domani mattina altro volo. Si ritorna a Melbourne per le ultime due tappe del viaggio in Australia: il concerto di Bruce Springsteen e infine la Great Ocean Road. Un finale davvero col botto !

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